Spazio, prevenire le collisioni in orbita grazie all’autopilota intelligente

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Sviluppare un ‘autopilota spaziale’ intelligente per facilitare la manutenzione dei satelliti in orbita prevenendo collisioni e interferenze: è l’obiettivo del progetto Asimov (Autonomous System for In-orbit Mapping and Observation of non-cooperative Vehicles), finanziato dall’Agenzia spaziale italiana e coordinato da Aiko, scaleup torinese che sviluppa software avanzati basati su intelligenza artificiale e automazione per applicazioni spaziali, in collaborazione con Politecnico di Milano, Technical University of Munich, T4i e Tiny Bull Studio. Il problema del sovraffollamento dell’orbita terrestre sta diventando ogni giorno più impellente.

A marzo 2025 si contavano oltre 14.000 satelliti individuali in orbita, a cui si aggiungono 27.000 oggetti tracciati tra satelliti inattivi, stadi di razzi e grandi detriti: un incremento del 31% rispetto al 2023, che conferma la crescita esponenziale del traffico spaziale e mette in allarme la comunità scientifica. Con il sovraffollamento, infatti, aumenta anche l’inquinamento luminoso (che rende più difficile l’osservazione astronomica) e il rischio di collisioni, cyber-attacchi e interferenze nelle comunicazioni. Per affrontare questa situazione nasce Asimov, con l’obiettivo di realizzare il primo autopilota spaziale intelligente capace di ispezionare e mappare in completa autonomia oggetti non cooperativi in orbita bassa terrestre (come satelliti guasti o detriti sconosciuti) per ispezioni, manutenzione o rimozione. Al centro del progetto c’è un innovativo sistema di guida, navigazione e controllo basato sull’intelligenza artificiale, che integra moduli di navigazione autonoma e algoritmi di apprendimento per rinforzo utili a pianificare le traiettorie di avvicinamento. Grazie a queste tecnologie, il satellite sarà in grado di riconoscere e ricostruire la geometria degli oggetti da ispezionare senza supporto da Terra, aumentando la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni orbitali. Un aspetto distintivo di Asimov è l’infrastruttura di test: la facility robotica Argos del Politecnico di Milano è stata potenziata per simulare in laboratorio le condizioni orbitali e validare i sistemi sviluppati. Questo approccio duale (sviluppo software e testing fisico) porterà alla creazione di un prototipo operativo.