Spread osservato speciale, mercati europei incerti

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Il punto. Mercati azionari europei incerti. Il FTSE Mib segna -0.17%, il DAX di Francoforte +0,36%, il FTSE 100 di Londra +0,56%, il CAC 40 di Parigi -0,06%, l’IBEX 35 di Madrid -0,23%. Pesano le posizioni antieuropee espresse da Marine Le Pen, in Francia, ma anche di Angela Merkel, in Germania, a proposito di un’Europa a due velocità, di cui ampiamente si dibatte sui giornali ancora stamattina, senza però che nessuno precisi di che cosa si tratti.
Dopo il balzo di ieri a 203 punti, il differenziale Btp-Bund è a quota 199 punti base e resta l’osservato speciale, naturalmente. In proposito, a ricondurre nella giusta dimensione il fenomeno, si segnalano le parole dell’economista Giacomo Vaciago alla Repubblica: “Non vedo conseguenze immediate sul risparmio degli italiani e sui conti pubblici”, ha detto il docente della Cattolica. “Lo spread è un termometro della tensione. Quando c’è un problema, il vecchio caro spread lo misura. Sono saliti un po’ tutti, quello francese più del nostro. Ma il punto è un altro: perché lo spread cresce? Perché ci sono problemi irrisolti in Europa, a partire dal sistema bancario e dalle politiche fiscali. E il primo è la carenza di visione strategica complessiva”.
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,35% a 18.910,78 punti. Il mercato azionario giapponese si è indirizzato al ribasso, nel quadro di un rilancio del ruolo dello yen come bene-rifugio. La divisa nipponica è salita ai massimi da due mesi sul dollaro e ai massimi da oltre un mese sull’euro. Il ritorno di una certa avversione al rischio ha penalizzato altre piazze azionarie asiatiche, appesantite anche dal precedente arretramento di Wall Street e delle Borse europee.
Sul fronte valutario, lo yen ha brevemente toccato i massimi di due mesi sul dollaro (che poi si è comunque rafforzato di circa lo 0,20% dopo il progresso dello 0,80% segnato lunedì).
Il petrolio apre in rialzo a Londra. Un barile di greggio Brent per la consegna ad aprile vale 55,85 dollari, in rialzo dello 0,23% sulla fine della sessione di ieri.
Chiusura debole, ieri, per la Borsa di Wall Street con l’indice Dow Jones che segna una flessione dello 0,09% a 20.052,42 punti, mentre il Nasdaq cede lo 0,06% a 5.664 e l’indice S&P lascia sul terreno lo 0,21% a 2.292,56 punti.

I dati macro

Germania: in dicembre la produzione industriale diminuisce oltre le attese
L’Ufficio di Statistica Destatis ha indicato un calo pari al 3% rispetto al mese precedente. Il dato e’ risultato nettamente inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento pari allo 0,3%. A novembre la produzione industriale era cresciuta dello 0,5% (rivisto da +0,4%).
Francia: deficit bilancia commerciale a 3,4 mld di euro
Nel mese di dicembre in Francia la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 3,4 miliardi di euro, inferiore a quello rilevato in precedenza (4,4 mld di euro).Le esportazioni sono cresciute a 40,4 miliardi di euro da 38,9 mld di euro mentre le importazioni si sono attestate a 43,8 mld dai 43,2 mld di euro del mese precedente.
Australia: Rba lascia invariati i tassi ai minimi dell’1,50%
La Reserve Bank of Australia (Rba), come atteso dagli osservatori, ha lasciato invariati i tassi d’interesse ai minimi storici dell’1,50% (livello raggiunto a inizio agosto con una riduzione di 25 punti base). Secondo il board dell’istituto centrale il mantenimento è coerente con la crescita sostenibile dell’economia dell’Australia e con il raggiungimento nel tempo dei target d’inflazione.
Giappone: indice anticipatore sale ai massimi di 18 mesi
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, il dato preliminare relativo a dicembre dell’indice anticipatore segna un progresso a 105,2 punti dai 102,6 punti della lettura finale di novembre (100,8 punti in ottobre). Il dato è inferiore rispetto ai 105,5 punti del consensus ma è il più elevato dai 106,1 punti registrati nel giugno 2015. L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell’economia, è invece cresciuto a 115,2 punti dai 115,1 punti di novembre (113,5 in ottobre), in linea con le attese degli economisti.
Indonesia: Pil cresce del 5,02% nel 2016 dal 4,88% del 2015
Secondo quanto comunicato lunedì da Badan Pusat Statistik (l’Ufficio nazionale di statistica di Jakarta), l’economia dell’Indonesia ha segnato un progresso su base annua del 4,94% nel quarto trimestre, in rallentamento rispetto al 5,01% del terzo e al 5,18% del secondo trimestre e contro il 5,19% atteso dagli economisti. Su base sequenziale la lettura è invece per un declino dell’1,77% contro il progresso del 3,2% del terzo trimestre e del 4% nel secondo. Nell’intero 2016 il Pil dell’Indonesia è cresciuto del 5,02% contro il 4,88% del 2015.
Usa: per Harker del Fomc possibile rialzo dei tassi in marzo
Patrick Harker, president della Federal Reserve (Fed) di Philadelphia, ha dichiarato lunedì che se l’inerzia sul fronte occupazionale proseguirà è possibile che un nuovo rialzo dei tassi d’interesse da parte del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) arrivi già nel prossimo mese di marzo. Lo scorso dicembre il Fomc aveva aumentato di 25 punti base i tassi a un range dello 0,50-0,75% (a giusto un anno dal dicembre 2015 quando erano stati aumentati per la prima volta dal 2006) anticipando per il 2017 tre ulteriori incrementi. Harker, che quest’anno è membro votante del Fomc, è il secondo dirigente di rilievo della Fed, dopo il collega di San Francisco John Williams, a ipotizzare un nuovo incremento dei tassi già nel meeting di 14-15 marzo.

Forex

Il broker FXCM è stato bannato dagli USA e multato di $7 milioni per inganno ai clienti. FXCM è attualmente il broker per il Forex più grande degli Stati Uniti, con una quota di mercato stimata pari a circa il 34,0% nel mese di dicembre. Non è chiaro quale sarà la ricaduta sul mercato statunitense del Forex dopo l’ordine della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) di uscire dal mercato.
Ad ogni modo, sembrerebbe che i conti dei clienti statunitensi verranno venduti a GAIN Capital. In questo senso sarebbe stata firmata già una lettera d’intendi per un importo ancora da determinare.
L’ordine della CFTC ha rilevato che nel periodo che va dal 4 settembre 2009 ad almeno il 2014, FXCM è stato impegnato in sollecitazioni false e fuorvianti di clienti FX privati di FXCM nascondendo il suo rapporto con la sua società market maker. Inoltre, la CFTC ha affermato che il broker FXCM non ha specificato che la sua piattaforma “No Dealing Desk” poteva avere dei conflitti di interesse con i propri clienti. FXCM, FXCM Holdings e il CEO Drew Niv sono collettivamente responsabili delle false dichiarazioni di FXCM alla National Futures Association ( NFA) circa la sua relazione con il market maker.
Da qui la sanzione civile da 7 milioni di dollari e il divieto di ulteriori violazioni della Commodity Exchange Act e del regolamento della CFTC.

Il calendario di oggi
Martedì 7 Febbraio 2017

06:00 GIA Indice anticipatore dic;
08:00 GER Produzione industriale dic;
08:45 FRA Bilancia Commerciale dic;
09:30 GB Indice Halifax (prezzi abitazioni) gen;
14:30 USA Bilancia commerciale dic;
16:00 USA Indice JOLTS (mercato del lavoro) dic;
17:35 EUR Intervento Weidmann (BCE e Bundesbank).