Squali a rischio estinzione, colpa della pesca e della plastica

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Roma, 23 ago. – (AdnKronos) – Più della metà delle specie di squali e razze nella regione mediterranea è in pericolo di estinzione con 20 specie in pericolo critico, 11 in pericolo, 8 vulnerabili. Un trend peggiorato negli ultimi 10 anni. Lo denuncia il Wwf ricordando che dal Mediterraneo settentrionale è già completamente scomparso il pesce chitarra, elencato come “in pericolo” nella regione; mentre gli squali angelo si sono estinti ‘commercialmente’ e ora sono gravemente minacciati.

A minacciare queste specie nel Mediterraneo, la pesca (eccessiva, illegale o ricreativa) che colpisce circa il 20% di tutte le specie di squali e di razze. Uno studio che analizza le aree costiere in Spagna, Italia, Turchia e Francia ha scoperto che con la pesca ricreativa sono state catture almeno quattro specie attualmente in pericolo. La guardia costiera italiana, poi, afferma che lo squalo venduto come pesce spada è una delle tre frodi di pesca più comuni nel nostro Paese.

Le indagini sul Dna hanno anche riscontrato che alcune specie di squali sono state etichettate in modo errato: in un mercato greco il 56% dei campioni era classificato erroneamente, comprese le specie a rischio e quelle protette, illegalmente vendute ai consumatori. Infine, anche in questo caso, la plastica in mare gioca il suo ruolo: più di un quarto delle verdesche recentemente analizzate ha ingerito plastica.