Startup, numeri da record per the Big Hack in versione digitale. In gara duecento ragazzi italiani e stranieri

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È stato un weekend di sfide su Open Innovation e Salute per oltre 200 ragazze e ragazzi, italiani e stranieri, che hanno preso a “The Big Hack”, l’iniziativa promossa da Regione Campania e tra gli appuntamenti più importanti della Maker Faire Rome. Sviluppatori, maker, ingegneri, designer, comunicatori, studenti e appassionati di tecnologia hanno partecipato alla quinta edizione della gara tutta in digitale. A chiedere loro di immaginare nuove app e progetti innovativi per risolvere ‘problemi’ sulle tematiche emergenti a livello globale sono state Eni, STMicroelectronics, Acea, Terna, Ente Autonomo Volturno, MSD Italia, Cisco Networking Academy-Consorzio CLARA, Regione Campania-So.Re.Sa (Società regionale per la sanità) e Petrone Group. “The Big Hack” è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la Apple Developer Academy e Codemotion come partner tecnico. “È stata l’edizione più attesa, – dice Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania – Le challenge di quest’anno sono ancora più rappresentative della nostra contemporaneità”. “Sono davvero orgoglioso – afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – che anche in questo difficile 2021 siamo riusciti a organizzare, assieme agli altri partner, un evento importante come questo. Il numero record di partecipanti e l’entusiasmo con cui questi giovani hanno lavorato insieme e creato soluzioni innovative durante la tre giorni di programmazione ci ripaga di ogni sforzo”. Giorgio Ventre, direttore scientifico dell’Apple Developer Academy e del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha sottolineato “l’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze e delle aziende e istituzioni coinvolte. Monitorando l’andamento dell’hackathon ho potuto incrociare tante soluzioni innovative che hanno colpito il mio interesse non solo perché tecnologicamente valide, ma soprattutto caratterizzate da un mindset dinamico e totalmente digital oriented”. In particolare Eni ha promosso la sfida per “disegnare la piattaforma del futuro”. Il progetto vincitore per la challenge Eni ha lavorato sulla piattaforma Open di Joule integrando un percorso strutturato di formazione imprenditoriale a supporto della community. Acea, una delle principali multiutility italiane, ha proposto “Green Leap”, una sfida etica che ricerca soluzioni digitali per sensibilizzare imprese e cittadini sul corretto utilizzo delle risorse primarie e sulla sostenibilità ambientale.