Bologna, 10 giu. (AdnKronos) – “Il nostro impegno è lavorare sul sistema e non sui prodotti” con l’intento di cambiare il tipo di cultura. Così Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont, in occasione dell’iniziativa italo-francese “Stop plastic Waste – coalition event” a Bologna che prepara al G7 Ambiente (11 e 12 giugno), spiega come contribuire alla riduzione dell’inquinamento marino provocato dai rifiuti di plastica.
L’80% del problema della plastica galleggiante in mare, ricorda la Bastioli, “è dovuto alla nostra incapacità di gestire sulla terra i rifiuti. Il sistema circolare che stiamo studiando, dunque, con le radici nel territorio permette di superare questo tipo problema perché permette a noi tutti di crescere nella cultura del rispetto delle risorse”.
In questa rivoluzione, “Italia e Francia (con la messa al bando degli stopper di plastica, ndr) stanno trainando un’onda a livello europeo e non solo e questa è la dimostrazione che stiamo lavorando nella giusta direzione”. L’obiettivo, conclude Bastioli, è “passare da un’economia lineare a quella circolare e non si può fare senza delle misure politiche”.