Strage Bologna, Fioravanti: “Sta emergendo che la verità è un’altra”

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Roma, 15 ott. – (AdnKronos) – “Sarebbe meglio non dire nulla e lasciare agli altri l’imbarazzo. Sono loro che devono parlare, i cultori della teoria ortodossa della storia d’Italia con i fascisti male assoluto, ora sono loro che devono parlare”. Lo ha affermato all’Adnkronos Valerio Fioravanti, ex Nar condannato in via definitiva con Francesca Mambro e Luigi Ciavardini al processo per la strage di Bologna, commentando all’Adnkronos i clamorosi , che hanno escluso che i resti attribuiti a Maria Fresu appartengano effettivamente a Maria Fresu, rimasta uccisa dalla bomba alla stazione.

“E’ una storia vecchia, noi già all’epoca avevamo capito la piega prepotente che stava prendendo il processo di Bologna, un’assoluta noncuranza rispetto alla logica, rispetto ai dati fattuali, – continua Fioravanti – e avevamo capito che questi stavano forzando in tutti i modi, che quella era la loro intenzione. Da allora ci limitiamo a dire con calma che quella non è la verità”.

“Noi siamo obbligati a dire una volta l’anno che quel processo è stato fatto male. Il nostro modesto contributo ad un’Italia migliore è una volta l’anno ripetere che una pagina fondamentale della storia di questo Paese è stata falsificata. Lo abbiamo fatto sempre con calma, cercando di non essere invadenti, vittimistici o lagnosi. Credo che adesso le cose stiano emergendo nella direzione giusta”, conclude Fioravanti.