Stress o non stress?

(foto da Pixabay)

L’abitudine a un contatto fisico con gli altri è la causa della presenza di stress nelle persone che ora sono limitate nel farlo. È facile chiedersi se il problema sia il divieto di baciarsi, abbracciarsi e stare troppo vicini oppure sia la nostra grande voglia di farlo. Il mondo di oggi, lontano da quello vissuto prima dell’emergenza Covid19, ci priva di ciò che rappresentava la nostra quotidianità. È inevitabile sentirsi spaesati e senza un punto fermo cui aggrapparsi perché, soprattutto nelle situazioni difficili, la prossimità e il contatto fisico agevolano la soluzione. Con il passare del tempo è utile domandarsi: Aspettiamo ancora che tutto torni alla normalità oppure troviamo una soluzione alternativa per stare bene?.

Disabituati a combattere, la maggior parte delle volte ci è più congeniale aspettare senza far nulla che tutto torni nel verso giusto piuttosto che impegnarsi per uscire dalla nostra confort zone e conquistare quello che desideriamo.

È un bene o un male per la tenuta psicologica di ognuno di noi? La domanda può trovare molte risposte in base alle personalità di ciascuno: siamo tutti diversi, ogni punto di vista è differente e questo nessuno potrà riuscire a cambiarlo.

Una delle soft skills, (ovvero una delle nostre competenze potenziali o manifeste) che può renderci capaci di trovare soluzioni alternative, è il problem solving. Più precisamente, si tratta del complesso delle tecniche e delle metodologie necessarie all’analisi di una situazione problematica allo scopo di individuare e mettere in atto la soluzione migliore.

Quale modo migliore per cercare una soluzione ai nostri problemi se non sviluppando questa competenza? Lasciarsi abbattere senza provare nessuna strada, diversa da quelle provate fino ad ora, non significa combattere ma arrendersi.