Sud, crisi alle spalle. Svimez: Mezzogiorno in segno positivo

51

Nel 2015 il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,8%, quale risultato del +1% del Centro-Nord e del timidissimo +0,1% del Sud. Se confermata, si tratta comunque della prima variazione positiva di prodotto del Sud da sette anni a questa parte. E’ quanto si legge nel Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno presentato oggi alla Camera. A trascinare l’evoluzione positiva del Pil l’andamento dei consumi, stimato in +0,9% al Centro-Nord e +0,1% al Sud. Divergente nel 2015 la dinamica degli investimenti fissi lordi, +1,5% al Centro-Nord, mentre continuano a calare al Sud (-1%), anche per effetto della contrazione degli investimenti pubblici (-3%).

Sgravi fiscali fanno bene all’occupazione

In risalita l’occupazione, trainata in particolare dagli sgravi contributivi previsti: +0,9% al centro-Nord, +0,6% al Sud. La crescita si rafforza nel 2016: il Pil italiano dovrebbe aumentare del +1,3% a sintesi di un +1,5% del Centro-Nord e di un +0,7% del Sud. A concorrere positivamente l’andamento dei consumi finali, stimato in +1,3% al Centro-Nord e +0,8% al Sud. Su anche gli investimenti fissi lordi, +2% il dato nazionale, quale risultato del +2,5% del Centro-Nord e dello 0,5% del Sud. Se confermato, anche in questo caso si interromperebbe la spirale negativa dell’andamento degli investimenti fissi lordi al Sud iniziata nel 2007. Sul fronte occupazionale, si prevede un aumento nazionale del +0,8%: +0,9% al Centro-Nord e +0,6% al Sud.

Pil, rallenta la frenata

In base alle valutazioni Svimez nel 2014 il Pil è calato nel Mezzogiorno dell’1,3%, dimezzando la caduta dell’anno precedente (-2,7%), un calo superiore di oltre un punto percentuale rispetto al Centro-Nord (-0,2%). Da rilevare che per il settimo anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno registra segno negativo. Il peggior andamento del Pil meridionale nel 2014 è dovuto soprattutto ad una più sfavorevole dinamica della domanda interna, sia per i consumi che per gli investimenti. Anche gli andamenti di lungo periodo confermano un Paese diviso e diseguale: negli anni di crisi 2008-2014 il PIL del Sud si è ridotto di 13 punti percentuali, circa il doppio del pur importante -7,4% del Centro-Nord. Il divario di Pil pro capite tra Centro-Nord e Sud nel 2014 ha toccato il punto più alto degli ultimi 15 anni, tornando, con il 53,7%, ai livelli del 2000.

Napoli geotermica e carbon free. Svimez: Intervenga il Governo

Sud, Svimez: decontribuzione forte sui nuovi assunti anche nel 2016