Vaccini, omissioni e imprudenze sulla pelle dei cittadini. Lo Studio Vizzino diffida Governo e Regione

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(foto da Imagoeconomica)

“Nell’ambito dell’istituzione del Libro Bianco della Sanità – progettato per svolgere un servizio di assistenza legale e al contempo manifestare e rinnovare la propria vicinanza ed il proprio supporto morale a tutti i cittadini afflitti da problemi in ambito Sanitario e non – lo Studio Legale Vizzino ha avuto modo di ascoltare, raccogliere ed analizzare numerosissime lamentele e denunce in riferimento a varie doglianze preoccupanti con particolare riferimento alla somministrazione di Astrazeneca e degli altri tipi di vaccino. In base a tale attività di ricerca sono stati riscontrati gravi violazioni dal punto di vista penale in quanto da parte delle Istituzioni Statali e Regionali sono state compiute condotte omissive colpose per negligenza, imprudenza ed imperizia. Nei casi più gravi si ravvedono anche i reati di lesioni gravissime e di omicidio per omissione”. E’ quanto si legge in una nota firmata dagli avvocati Caterina Filomena Santangelo e Riccardo Vizzino. Lo Studio Legale Vizzino, si legge ancora, “ha invitato le competenti Istituzioni a provvedere alla revisione dei protocolli vaccinali che dovranno obbligatoriamente prevedere il tampone rapido prima del vaccino e la prescrizione di analisi specifiche onde verificare il proprio assetto coagulativo (PT, PTT, Fibrinogeno, Antitrombina III (AT-III) e test del D-dimero). In caso contrario verranno azionate le conseguenti e previste azioni legali, dal punto di vista civile e penale, per tutti coloro che ritengano di aver subito un grave pregiudizio alla salute, in relazione alla somministrazione di qualunque tipo di vaccino”. Tutti questi cittadini, sono dunque invitati a contattare lo Studio Legale Vizzino al fine di ottenere le giuste difese e riparazioni. “Studi specifici – prosegue il comunicato – hanno dimostrato infatti che i soggetti che hanno contratto il Coronavirus e che poi si sono sottoposti al vaccino Astrazeneca, hanno riportato gravi danni alla salute ed effetti collaterali anche duraturi nel tempo”. Particolarmente bisognosa di tutele è la popolazione di età inferiore ai 60 anni. Infatti, un gran numero di cittadini, appartenenti alla fascia di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, hanno deciso di sottoporsi al vaccino Astrazeneca, riponendo le proprie speranze e la propria fiducia in quanto deciso dalle varie Istituzioni Governative. Pertanto, la notizia delle molteplici problematiche proprio legate a questo tipo di vaccino hanno destato non poche preoccupazioni ed indignazione. Sono stati ravvisati, infatti, gravi profili di superficialità ed approssimazione nonché negligenza, imprudenza ed imperizia nel non prendere in considerazione in maniera adeguata non solo le linee guida seguite dalle altre Regioni ma anche nel sottovalutare gli effetti collaterali ravvisabili e ravvisati in altri paesi stranieri che avevano adottato questo tipo di vaccino”. “Conclusa la Campagna vaccinale “open day” – denuncia lo studio legale Vizzino – molti giovani si sono ritrovati in una condizione di assoluta incertezza e confusione circa gli effetti collaterali del vaccino Astrazeneca nonché di assoluta indeterminatezza circa la seconda dose di vaccino da ricevere. Infatti, risale a pochi giorni fa la comunicazione ufficiale da parte del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale ha annunciato la definitiva sospensione di Astrazeneca anche in riferimento alla seconda dose da somministrare nell’arco delle 12 settimane successive alla prima dose. Lo stesso Presidente, disponeva dunque di procedere nelle operazioni vaccinali mediante la somministrazione del vaccino Pfizer. Siamo sicuri che non vi siano incompatibilità e rischi per la salute nella somministrazione di due vaccini diversi? Siamo sicuri che una volta iniettata la seconda dose di Pfizer ci sarà una copertura piena contro il Corona Virus? È di tutta evidenza che mancanze, omissioni e condotte approssimative da parte delle Istituzioni siano ravvisabili in via generale ed amplificata in merito a tutta la gestione della campagna vaccinale. I cittadini italiani di tutte le età si sono ritrovati ad aver agito nel pieno rispetto delle disposizioni decise dalle Autorità Governative e nonostante ciò sono stati ripagati con la mancanza di prospetti informativi chiari ed univoci e con esiti ed effetti collaterali non previsti o comunque non identificati. I cittadini esigono chiarezza in merito al programma vaccinale da intraprendere o continuare e soprattutto pretendono certezze in ordine ai probabili esiti legati al vaccino Astrazeneca. Paura, timore, inconsapevolezza, incertezza, sensazione di abbandono da parte delle Istituzioni sono sentimenti che non devono più caratterizzare il momento storico già triste che stiamo vivendo”.