Suicidi per motivi economici, oltre 980 casi in 6 anni: Campania maglia nera del 2018

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Dal 2012 sono in totale 988 in Italia i casi di suicidio per motivazioni economiche, mentre sale a 717 il numero dei tentati suicidi. A rilevarlo l’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” della Link Campus University che pubblica i dati di 7 anni di attività e indagine sociologica sul fenomeno. I dati sono presentati dal direttore dell’Osservatorio, Nicola Ferrigni, nell’ambito di un evento che vara la Task Force promossa dall’Osservatorio cui partecipano enti, organismi e associazioni impegnati sul territorio nella prevenzione e nel contrasto di quella che e’ diventata un’emergenza sociale. Nato nel 2012, l’Osservatorio sin dalla sua istituzione ha contribuito a mettere sotto i riflettori un tema spesso “dimenticato” ma che – come i dati confermano – appare drammaticamente diffuso e caratterizzato da significative ripercussioni sociali. Nel 2018 l’Osservatorio si e’ fatto promotore di una Task Force che riunisce i rappresentanti di enti e associazioni di diverse regioni italiane che a vario titolo in questi anni sono stati impegnati sul territorio in attivita’ di sensibilizzazione, supporto e prevenzione. Se all’inizio del monitoraggio a essere particolarmente colpita era la categoria degli imprenditori, oggi i dati mostrano come l’incidenza sia cresciuta soprattutto tra i disoccupati: dal 2012 a oggi rappresentano infatti il 41,8% gli imprenditori suicidi e il 40,1% quei disoccupati che, a causa della perdita del lavoro o dell’incapacita’ di reinserirsi nel mercato, hanno scelto di togliersi la vita. A questi si aggiunge quel 12% circa di coloro che un lavoro l’avevano ma, schiacciati dal peso dell’instabilita’ lavorativa ed economica, hanno visto nel gesto estremo l’unica via di uscita. Per cio’ che riguarda la distribuzione geografica del fenomeno, l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio rileva una sua decisa crescita nelle regioni meridionali soprattutto nell’ultimo anno: i suicidi al Sud passano infatti dal 14,6% del 2012 al 31,8% del 2018. Ciononostante, se si guarda al dato complessivo di questi 7 anni, è ancora il Nord-Est a occupare la cima di questa triste classifica raccogliendo il 24,5% dei suicidi legati a motivazioni economiche, seguito a brevissima distanza proprio dal Sud con il 24,1% degli episodi. Il 21,3% dei casi si registra ancora nelle regioni centrali, il 19,6% nel Nord-Ovest, il 10,3% nelle Isole. Tra le regioni piu’ interessate dal 2012, il Veneto (15,8%) con le province di Padova, Venezia e Treviso, e la Campania (13,5%), che proprio nel 2018 fa registrare la percentuale più elevata da quando l’Osservatorio ha avviato il monitoraggio (21,8% nel 2018 contro il 12,4% del 2012), con in testa le province di Napoli e Salerno.