Supplettive, domani quasi 360mila napoletani alle urne: test per l’alleanza Pd-de Magistris con Ruotolo

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Cinque candidati per un posto in Senato. A Napoli, domenica 23 febbraio, saranno chiamati alle urne 357.299 elettori, di cui 166.234 maschi e 191.065 femmine. Una competizione per poter scegliere chi sostituirà Franco Ortolani, il geologo eletto il 4 marzo 2018 con il Movimento 5 Stelle con il 53,17% dei consensi (108.189), morto lo scorso 22 novembre. Sono 444 su 883 sono le sezioni cittadine interessate alle elezioni suppletive del Senato della Repubblica nel collegio uninominale 7 della Campania. Ai seggi i partenopei di numerose zone della città: Arenella, Barra, Miano, Piscinola, Marianella, Poggioreale, Ponticelli, San Carlo all’Arena, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano, Vicaria e Vomero, ossia quasi il 70% degli aventi diritto nel capoluogo ai piedi del Vesuvio. Potranno votare i cittadini residenti ed iscritti nelle liste elettorali del Comune che abbiano compiuto 25 anni di età. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 e le operazioni di scrutinio inizieranno sempre domenica, appena chiusi i seggi. In corsa il giornalista sotto scorta, Sandro Ruotolo (demA, Pd); l’ex compagno di studi di Luigi Di Maio, Luigi Napolitano (M5s); il vice presidente del consiglio comunale di Napoli, Salvatore Guangi (Fi, Fdi, Lega); il professore di storia contemporanea e scrittore, Giuseppe Aragno (Potere al Popolo) e l’avvocato civilista, Riccardo Guarino (Rinascimento Partenopeo). Campagna elettorale in sordina, con pochi incontri pubblici e dibattiti ridotti al lumicino. Una sfida elettorale sotto tono che ha visto l’assenza di Ruotolo ai confronti tra candidati. Circostanza che ha sollevato parecchie polemiche da parte degli avversari. Ruotolo, ex braccio destro di Michele Santoro in trasmissioni televisive d’inchiesta, ha incassato il placet del sindaco Luigi de Magistris e del suo movimento politico, demA, riuscendo a garantire un’alleanza con il Partito democratico. Una nipote di Ruotolo, Alessandra Clemente, è assessore nella giunta comunale guidata dall’ex pm. Proprio all’Arenella, quartiere dove nel giugno 1997 perse la vita la mamma di Alessandra e sorella di Sandro, Silvia, la chiusura della campagna elettorale: in strada ai gradoni Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra nel settembre 1985. Con lui Paolo Siani, fratello del cronista. E’ stato, invece, Vito Crimi, attuale capo ad interim del Movimento 5 stelle, ad accompagnare Luigi Napolitano in una passeggiata per le strade del quartiere Secondigliano, per chiudere le danze pre voto. Napolitano, amico del ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, è ingegnere gestionale ed è stato il candidato scelto con il sistema delle “parlamentarie” on line, ottenendo 708 voti. A rafforzare la candidatura del sociologo specializzato in criminologia Salvatore Guangi, c’è stato in città il leader della Lega, Matteo Salvini. Anche se non direttamente sul palco, Guangi era in prima fila al teatro Augusteo quando, lo scorso 18 febbraio, l’ex vicepremier ha preso parte a un comizio politico. Guangi ha dalla sua parte il centrodestra compatto con Forza Italia, Lega e Forza Italia. Eletto con Fi al Comune di Napoli, alle Politiche del 2018, fu sconfitto da Franco Ortolani che conquistò lo scranno in Senato. In quell’occasione il Movimento 5 stelle fece incetta di voti vincendo in tutti i collegi uninominali della Campania garantendo ai pentastellati 11 senatori su 11. Giuseppe Aragno, professore di Storia contemporanea e scrittore, è il quarto candidato in corsa per il seggio a Palazzo Madama. Scelto da Potere al Popolo, era stato già candidato alla Camera dei deputati, sempre da Potere al Popolo, il 4 marzo 2018, ma fu travolto dalla valanga di consensi raccolti dal M5s. Ultimo contendente, l’avvocato civilista Riccardo Guarino, 43 anni, espressione del movimento civico Rinascimento partenopeo. Nonostante non siano in molti a conoscere l’appuntamento di domenica alle urne, il test elettorale sarà utile anche per azzardare un orientamento per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno in Campania in primavera.