Svezia, avanza la destra: rebus governo

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(AdnKronos) – L’estrema destra avanza ma non stravince in Svezia. Il partito del populista anti-immigrazione Jimmie Akesson, Democratici svedesi, incassa il 17,7%, facendo un notevole balzo in avanti. Dopo che quasi tutte le schede sono state scrutinate, il blocco di sinistra (socialdemocratici, Verdi e Sinistra) ottiene il 40,6% dei voti contro il 40,3% della coalizione di opposizione di centrodestra, noto come Alleanza (guidato dai Moderati) con i democratici svedesi anti-immigrazione che guadagnano quasi +5 punti rispetto al risultato del 2014.

“Abbiamo rafforzato il nostro ruolo, avremo una maggiore influenza in parlamento”, ha detto ai membri del partito Jimmie Akesson, leader dei Democratici svedesi aggiungendo: “Chiunque capisca che può parlare con me, capirà anche che questo è il modo più semplice per formare un governo per i prossimi 4 anni”. L’estrema destra, a livello numerico, con 62 seggi è l’ago della bilancia in un parlamento che appare diviso tra il blocco di sinistra guidato dai socialdemocratici (144 seggi) e l’opposizione tradizionale di centrodestra (143).

Il risultato, dice Akesson, è un exploit “che nessuno ci può togliere”. Allo stesso tempo, il 39enne leader sovranista afferma che “i numeri non rappresentano l’elemento più importante. Quello che conta di più è il nostro rapporto con gli altri partiti. I primi che si renderanno conto della possibilità di parlare con me, potranno formare in maniera più semplice un esecutivo che possa guidare il paese per i prossimi 4 anni”, ribadisce. La porta appare aperta in particolare per i moderati. Ma al di là delle alleanze che potrebbero concretizzarsi, “vogliamo rafforzare il nostro ruolo determinante. Avremo un’influenza immensa su ciò che accade in Svezia nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.

A congratularsi dall’Italia è il leader della Lega Matteo Salvini, che twitta: “Anche la Svezia sceglie il cambiamento”, mentre il primo ministro svedese Stefan Lofven ha respinto le richieste dell’opposizione di dimettersi, dopo il risultato delle elezioni, che hanno visto i socialdemocratici ai minimi storici, anche se restano il primo partito. “Una cosa è certa – ha detto il leader dei socialdemocratici, che vuole guidare il paese fino alla formazione di un nuovo governo – nessuno ha una maggioranza, quindi è naturale iniziare una collaborazione tra i partiti”.

I socialdemocratici, pur restando il primo partito, sono calati al 28,3% (-3% rispetto al 2014 e il risultato peggiore in 100 anni), mentre i Moderati sono la seconda forza con il 19,7%. Tradotto in seggi, la coalizione di sinistra avrebbe 144 dei 349 seggi in Parlamento, due in più rispetto alla coalizione di opposizione di centrodestra. Si prevede quindi che la formazione di un nuovo governo in Svezia sarà complicata, a causa della mancanza di una maggioranza per qualsiasi partito chiave.