Sono stati annunciati dai Presidenti della Fondazione Balzan “Premio” Alberto Quadrio Curzio e del Comitato Generale Premi Balzan Jules Hoffman, i vincitori dei Premi Balzan annuali per le scienze e la cultura, due nelle scienze fisiche e naturali e due nelle scienze umane. Le quattro materie premiate cambiano ogni anno e vengono prescelte nelle due categorie delle lettere, scienze morali e arti e delle scienze fisiche, matematiche, naturali e medicina. La rotazione delle materie consente di privilegiare filoni di ricerca nuovi o emergenti. Quest’anno e’ stato attribuito anche il Premio speciale per l’umanita’, la pace e la fratellanza tra i popoli. Il vincitore del Premio per l’umanita’, la pace e la fratellanza tra i popoli e’ stato assegnato alla Fondazione Francesca Rava (Italia). Il riconoscimento e’ destinato a onorare persone o istituzioni che si sono distinte per un’eccezionale opera di carattere umanitario. Alla fondazione e’ stato riconosciuto l’impegno profuso dal 2000, in interventi di emergenza a seguito di catastrofi umanitarie e naturali in Italia e in America Latina (in collaborazione con Nuestros Pequenos Hermanos), e per specifiche iniziative adottate a favore dell’infanzia dell’America Latina per contrastare carenze educative e alimentari. Il valore di ciascun Premio e’ di 750.000 franchi svizzeri 784.000 euro), la cui meta’ va destinata a progetti di ricerca svolti da giovani studios.
I Premi Balzan 2023 verranno consegnati a Berna il 17 novembre alla presenza del Presidente del Consiglio nazionale della Confederazione svizzera, Martin Candinas. I vincitori sono: David Damrosch (Usa), Harvard University per letteratura mondiale, Jean-Jacques Hublin (Francia) della Max-Planck-Institut fur evolutionare Anthropologie di Lipsia (Germania) per evoluzione umana: paleoantropologia, Eske Willerslev (Danimarca) dell’Universita’ di Copenhagen (Danimarca) per evoluzione umana: DNA antico ed evoluzione umana, Heino Falcke (Germania) dell’Universita’ Radboud di Nimega (Paesi Bassi) e Max Planck Institute for Radio Astronomy di Bonn per immagini ad alta risoluzione: dagli oggetti planetari a quelli cosmici. La scelta si e’ basata sulla validita’, attualita’ e coerenza delle ricerche, individuando fattori specifici di eccellenza che potranno contribuire alla comprensione del nostro mondo e del nostro tempo, promuovendo l’avanzamento della conoscenza senza confini, secondo i principi ispiratori della Fondazione Balzan. Nel 2023 due dei quattro premi (uno nell’area umanistica e uno in quella scientifica) sono stati accomunati da un unico denominatore, quello dell’evoluzione umana. Il criterio adottato e’ quello dell’interdisciplinarita’. I Premi Balzan 2023 verranno consegnati a Berna il 17 novembre alla presenza del Presidente del Consiglio nazionale della Confederazione svizzera, Martin Candinas. A David Damrosch e’ stato assegnato il premio per letteratura mondiale per il suo approccio creativo alla letteratura mondiale come circolazione transnazionale di opere che rimangono vive perche’ vengono accolte e modificate al di la’ della loro cultura d’origine. Per la sua conoscenza delle letterature occidentali e non occidentali in tutta la loro ampiezza geografica e profondita’ storica. A Jean-Jacques Hublin per evoluzione umana: paleoantropologia, per l’importanza delle sue scoperte sul campo, in particolare quella del piu’ antico homo sapiens in Africa; per la sua capacita’ di sintetizzare dati provenienti da strumenti tecnologici all’avanguardia; per la sua abilita’ nell’organizzare gruppi scientifici, in particolare come responsabile dell’Istituto Max Planck di Lipsia; e per le sue qualita’ di insegnante e divulgatore. A Eske Willerslev per evoluzione umana: DNA antico ed evoluzione umana. In particolare, per i suoi studi sul Dna umano in una prospettiva evolutiva che si concentra sulla mobilita’ delle popolazioni e sulle migrazioni, contribuendo cosi’ in larga misura a trasformare la nostra comprensione della storia umana. Ma anche per aver aperto la strada all’uso del Dna antico (rinvenuto nei denti) per identificare gli agenti patogeni umani e per aver recuperato il Dna direttamente da campioni ambientali, aprendo un nuovo campo scientifico; a Heino Falcke per immagini ad alta risoluzione: dagli oggetti planetari a quelli cosmici e per essere stato il primo a concepire l’immagine dell’ambiente circostante un buco nero e per la sua leadership dell'”Event Horizon Telescope”, appositamente progettato per questo scopo. Questo telescopio ha prodotto le immagini piu’ nitide mai viste di cio’ che circonda i buchi neri nella lontana galassia conosciuta come M87, e nella nostra galassia, la Via Lattea, confermando la teoria della relativita’ generale di Einstein laddove la gravita’ e’ cosi’ intensa da produrre una forte curvatura dello spaziotempo.