Tabacco, a Caserta Philip Morris Italia fa il punto sul mercato illecito

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Vincenzo De Luca: “L’accordo tra la multinazionale e Coldiretti sia il modello per gli altri settori”
Coltiviamo il futuro”, il titolo dell’evento organizzato da Philip Morris Italia che si è svolto lunedì 14 dicembre a Caserta e che ha visto protagonisti i tabacchicoltori campani, le organizzazioni agricole e le istituzioni nazionali e locali. Il tabacco acquistato oggi da Philip Morris in Campania rappresenta una quota significativa della produzione totale italiana. Un investimento di lungo termine confermato dalla firma, nello scorso mese di luglio, del memorandum di intesa con il Governo in virtù del quale Philip Morris si impegna ad acquistare il tabacco italiano fino al 2020 con un investimento complessivo di circa 500 milioni. “Pensiamo che nei prossimi cinque anni il settore del tabacco in Italia avrà un grande sviluppo – ha spiegato il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli – ed è per questo che, sulla scia dello straordinario lavoro svolto insieme negli ultimi anni, abbiamo deciso di rinnovare con Coldiretti un accordo che ci legherà in maniera ancora più stretta al mondo dell’agricoltura”. “Un accordo importante – gli ha fatto eco Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti – perché unisce la certezza della qualità del prodotto al rispetto per l’ambiente e allo slancio per l’innovazione”.
Ogni anno nel mondo vengono consumati circa 650 miliardi di sigarette illegali. In Italia nel 2014 sono stati consumati 4,4 miliardi di sigarette illegali, (il 5,6% del consumo totale). e nella seconda parte del 2015 si è osservata una crescita del fenomeno del contraffatto. I prodotti contraffatti pesano il 25,4% di quelli non destinati al mercato italiano ritrovati per strada. A Napoli, i pacchetti contraffatti rappresentano il 33% di quelli non domestici. Inoltre, secondo alcune fonti, la criminalità organizzata, come le organizzazioni mafiose italiane e le organizzazioni criminali asiatiche e dell’Est Europa, è coinvolta in diverse fasi del commercio illecito di sigarette. I proventi della vendita di sigarette illegali vengono reinvestiti in ulteriori attività illecite, quali il traffici di droga, di armi, di esseri umani. “La crisi determina tutta una serie di effetti collaterali, compresa la ripresa di vecchie pratiche legate alla piccola criminalità, come il contrabbando di sigarette”, ha spiegato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha commentato con grande fiducia l’intesa tra Philip Morris Italia e Coldiretti: “Un accordo straordinario, che fissa costi di produzione sostenibili e assicura la certezza dei conferimenti. Un accordo modello, da replicare anche in altri settori”.
Il tema del commercio illecito dei prodotti del tabacco è stato oggetto di una vivace tavola rotonda alla quale sono intervenuti Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto di Napoli e membro della Direzione distrettuale antimafia, Gennaro Vecchione, comandante Unità Speciali della Guardia di Finanza, Andrea Baldanza, vicepresidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e nel sistema agroalimentare, Domenico Cardinali, presidente dell’Associazione Professionale Trasformatori Tabacco Italiano, Mattia Fantinati, membro della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, e Paolo Russo, membro della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati. 
In occasione dell’incontro a Caserta, Philip Morris Italia ha annunciato una donazione di 100mila euro destinati alla ricostruzione di una scuola danneggiata dalle alluvioni che hanno colpito Benevento nell’ottobre scorso.