Nasce a Taiwan uno tra i più grandi simulatori spaziali al mondo e a costruirlo è un’azienda italiana, la ACS (Angelantoni Test Technologies) capofila del Gruppo Angelantoni Industrie, con sede a Massa Martana, che comprende quattro unità produttivo/logistiche e 4 filiali commerciali in Francia, Germania, India e Cina e ha un fatturato di oltre 62 milioni di euro. La taiwanese NSPO (National Space Organization) si doterà di un satellite di rilevamento ottico remoto molto avanzato, caratterizzato da una super risoluzione e da un ambiente estremamente intelligente di sorveglianza per un’esplorazione dello spazio profonda e sempre più rigorosa. Il simulatore spaziale Made in Italy di ACS sarà in grado di riprodurre esattamente le condizioni dello spazio in cui si troverà ad operare il satellite quando sarà in orbita, quindi a valori di pressione estremi e temperature che oscillano tra i +150°C quando esposto alla luce solare e -170° C quando è in eclissi. La Angelantoni è la terza azienda leader a livello mondiale nel settore delle camere per prove simulate e le altre tre aziende del gruppo si occupano di vari settori nella catena del freddo: di apparecchiature biomedicali si occupa Angelantoni Life Science (ALS), di sistemi per la deposizione sottovuoto di film sottili Kenosistec e del recupero di energia negli impianti frigoriferi industriali TurboAlgor.
Nella primavera del 1932 Giuseppe Angelantoni fonda a Milano la sua attività nella tecnologia del freddo. Nell’immediato dopoguerra comincia ad elaborare le prime soluzioni con relativi brevetti, come il primo compressore frigorifero a doppio stadio del 1949. In seguito nel 1961 l’azienda crea la prima apparecchiatura in Europa in grado di scendere sotto a -100°C con un congelatore a tre stadi, capace di raggiungere i -104°C per conservazione di materiale biologico. Nel 1988 nasce la prima camera termovuoto in grado di riprodurre con esattezza le condizioni dello spazio attraverso il controllo simultaneo di pressione e temperatura che permette lo sviluppo nel settore aerospaziale, specializzandosi nello sviluppo di soluzioni personalizzate per i centri di ricerca internazionali per testare satelliti, sottosistemi e componenti. Nel 2020 completa uno dei più grandi simulatori spaziali in Europa per il Rutherford Appleton Laboratory (RAL) in Gran Bretagna. Con una dimensione interna utile di sette metri di diametro per dodici metri di lunghezza ed una gamma di temperatura da -180°C a +100°C, è destinata ad effettuare test sia su sonde interplanetarie per missioni scientifiche che su satelliti commerciali per orbita terrestre.