Tanzania, l’ambasciatore Lombardi: Avanti con una cooperazione corale. Business forum a settembre

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in foto l'ambasciatore italiano in Tanzania Marco Lombardi

Dalle imprese alla società civile, quella dell’Italia in Tanzania è “una presenza corale”, in grado di creare opportunità economiche e sostenibilità sociale: così Marco Lombardi, ambasciatore a Dar es Salaam, in arabo ‘la casa della pace’, principale città di un Paese “giovanissimo” e “assetato di conoscenze”. nella villa che ospita la sede diplomatica, oltre la chioma alta 30 metri del Ficus religiosa, anche noto come l’albero di Buddha, trapiantato da un monaco di Ceylon a metà del secolo scorso. Superato il giardino ci sono i cancelli e le grate in ferro battuto e poi le mattonelle maiolicate dell’Andalusia. Fatta costruire alla metà del secolo scorso dai Karimjee Jivanjee, una famiglia di commercianti di tè di origine indiana, la villa è ispirata all’Alhambra di Granada e a una dimora costruita a Siviglia all’epoca di Alfonso XIII. Oggi la composizione in ceramica nel patio, di fronte allo Stemma delle repubbliche marinare italiane, riproduce quello dei reami di Spagna, mentre la loggia del salone è ornata di formelle in legno con versetti del Corano. Sono mondi che si incontrano, in riva all’Oceano Indiano. E di mondi che si incontrano parla l’ambasciatore.