Targa di marmo a Posillipo e altarino al Pendino in morte di due pregiudicati: il Comune li fa rimuovere

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in foto l'assessora Alessandra Clemente (foto da Imagoeconomica)

A Napoli prosegue l’attività di rimozione di murales e altarini dedicati a persone legate alla criminalità. Nel capoluogo campano, l’amministrazione comunale, assistita dalle forze dell’ordine, ha provveduto alla rimozione di due manufatti abusivi: una targa di marmo realizzata su un muro di proprietà comunale in via del Marzano, nel quartiere di Posillipo, dedicata a Giuseppe Grieco, pregiudicato ucciso in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, e un altarino installato in piazzetta Salvatore Trinchese, area di interesse archeologico nel quartiere Pendino, dedicato al pregiudicato Raffaele Ivone. “Il programma di interventi, avviato a seguito di operazione concordata in apposito tavolo tecnico, in ottemperanza agli esiti del Comitato ordine e sicurezza pubblica dell’area metropolitana del 4 marzo scorso, proseguirà nei prossimi giorni e – si legge in una nota della Prefettura di Napoli – nelle prossime settimane, con la finalità di ripristinare il rispetto della legalità con la progressiva rimozione di manufatti o altri simboli che insistono abusivamente sulla pubblica via, ferma restando l’eventuale sussistenza di specifici reati”. “In questi giorni – fa sapere il Comune – si sta lavorando, con gli operatori di Napoli Servizi, con il supporto della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, in particolare nelle zone di San Pietro a Patierno, San Giovanni a Teduccio, Posillipo, Pendino e Montecalvario”. In merito l’assessore Alessandra Clemente ha dichiarato: “Questi altarini rappresentano uno dei tanti simboli dell’arroganza imposta da chi si vuole credere più forte o più furbo sul bene comune. Il nostro lavoro non termina oggi, poiché oltre la rimozione di altarini e scritte anche in altri luoghi della città, interverremo nelle stesse zone interessate oggi dalla rimozione, sulla luce che manca, il marciapiede dissestato, il paletto abusivo al fine di far sentire vicina la presenza della istituzioni, così come lo scorso giorno, attraverso la rimozione di paletti abusivi, in vico sedil Capuano, vico divenuto noto per il murale di Luigi Caiafa. Piccole azioni di ripristino della legalità ma anche di sicurezza e bellezza”, conclude.