Con dati positivi di affluenza e business, si chiude al Tarì una edizione molto speciale di Open, in cui cultura, incontri di affari e progetti di sviluppo hanno creato un mix di successo. “Sempre più gli eventi fieristici rappresentano opportunità di confronto, crescita e nascita di opportunità di business – dichiara il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti -, ma anche di relazione tra aziende e di apertura di nuove opportunità per il mercato. Il mix di eventi, cultura e business vissuti in questi giorni sono il segnale di un profondo rinnovamento del nostro lavoro, e di una grande opportunità per la crescita del settore” .
I numeri della manifestazione, che da molti anni viene certificata secondo i criteri di Accredia in conformità alla norma ISO25639, confermano oltre 15.000 presenze nei 4 giorni della manifestazione, con un dettaglio di 3.500 singoli punti vendita censiti per provenienza. 15.000 persone hanno potuto visitare, in esclusiva e con il supporto di guide specializzate, la Mostra Ornamenta, che prosegue fino al prossimo lunedì 15 maggio, su invito.
Importante anche l’impatto economico che l’evento ha avuto sull’economia del territorio: più di 1.200 le camere di hotel prenotate dal Tarì, mentre collegamenti diretti ininterrotti con Aeroporto, hotels e Tarì, un servizio di Pullman dalla Puglia e dalle Marche e infine la promozione di viaggi in treno, hanno consentito una organizzazione sempre più sostenibile anche in termini di mobilità, a servizio dell’evento. In virtù dei servizi di collegamento organizzati si è infatti evitato lo spostamento di centinaia di automobili, con conseguente minore emissione di CO2.
Fiore all’occhiello della manifestazione, la Mostra Ornamenta: i gioielli della Campania da Pompei alla contemporaneità, organizzata dal Tarì in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, visitata domenica dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha avuto come guida di eccezione il Direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel. Nel corso della sua visita il ministro ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa, volta a valorizzare, attraverso il mix di cultura e business, il grande patrimonio culturale e creativo dell’artigianato campano. Sangiuliano è stato accompagnato dai consiglieri Luciano Schifone e Gianni Lepre, dal presidente di Confindustria Campania Luigi Traettino, dal sindaco di Caserta Carlo Marino, dal presidente del Cda del Real Sito di Carditello Maurizio Maddaloni e dal deputato Gimmi Cangiano. Nel corso della visita, l’incontro con gli imprenditori del Tarì Gianni Carità, Domenico Nardelli e Flavio Dinacci. “Il progetto sviluppato con il Tarì – ha spiegato Zuchtriegel – mira a condividere la conoscenza delle antiche tecniche orafe con chi opera in questo settore, affinché le nuove generazioni di orafi e orafe siano consapevoli della ricchezza culturale che questo territorio può esprimere grazie all’archeologia ancora oggi nei settori più variegati, dall’arte all’agricoltura e all’artigianato”.
In mostra, circa 100 reperti databili fra il I millennio a C. fino al I sec. d.C., costituiti principalmente da gioielli provenienti da Pompei e da altri siti del territorio vesuviano, che raccontano la tecnica e l’uso degli ornamenta, non solo espressione di bellezza, ma spesso anche di status sociale e segno di contatti e scambi con culture diverse.
Molti dei reperti in mostra a Ornamenta sono allo studio di un complesso progetto di analisi gemmologica, che mira per la prima volta, con le tecniche della gemmologia tradizionale e di quella investigativa, a portare in evidenza materiali, provenienze, e tecniche di lavorazione ancora poco indagate.
Il progetto è stato presentato nel convegno inaugurale da Loredana Prosperi, direttrice dell’Istituto gemmologico Italiano, e dal Prof. Ciro Paolillo, docente dell’Università degli Studi la Sapienza esperto in gemmologia investigativa.
Dal percorso di analisi gemmologica intrapreso in questi mesi in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei e in risposta alle sempre più sofisticate esigenze di servizi di analisi gemmologica per il sistema museale e orafo, nasce il nuovo progetto di costituzione di un Comitato scientifico permanente di gemmologia investigativa presso il Centro orafo di Marcianise. Sarà un servizio permanente dedicato alla Gemmologia, a disposizione dei complessi museali e degli operatori orafi con competenze e strumentazioni avanzate.
Per i giovani un progetto di creatività ispirata al gioiello di Pompei
Il Progetto di collaborazione con il Tarì prevede, infine, l’impegno scientifico del Parco nella realizzazione di un interessante percorso formativo dedicato agli allievi della scuola orafa, che condurrà alla realizzazione di collezioni di gioielli contemporanei ispirati ai temi della classicità.
Ai giovani talenti protagonisti di questa esperienza unica si apriranno poi le porte della Business Academy del Tarì: l’incubatore di idee e imprese giovani che accompagnerà per un anno i giovani gioiellieri in un percorso di autoimprenditorialità firmato Tarì
E’ nata Tarì Business Academy
E’ ufficialmente on line da sabato 6 maggio la prima Call 4 Ideas della Tarì Business Academy, l’innovativo HUB del Tarì dedicato alla innovazione e alle opportunità per giovani talenti. La presentazione sabato scorso, in occasione dell’evento inaugurale di Open: C’è tempo fino al 25 giugno per partecipare. Bando e Form su www.tari.it. L’ispirazione per questo vero avamposto delle competenze del futuro nasce dalla veloce evoluzione del mercato del lavoro, e dalla domanda crescente di nuove professionalità, in grado di supportare la forza delle aziende manufatturiere artigianali, punto di forza della economia del Paese e principalmente campana.
Il Tarì si prepara quindi, a mettere in pista una poderosa iniezione di stimoli, idee, competenze e tecnologie, in grado di introdurre nuove sensibilità a più livelli alle Aziende del territorio, sul piano della organizzazione, della creatività, della comunicazione, della efficienza e, non ultimo, della sostenibilità. Una vera sfida, che però nasce da lontano, ovvero dalle prime esperienze del Tarì Industriale, orientato al design e alla prototipazione al servizio delle imprese, fin dal 1996.
Mentore del Progetto, fortemente voluto dal presidente Vincenzo Giannotti, il Giorgio Ventre, direttore scientifico Apple Developer Academy e promotore di un importante accordo con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la quale a breve si apriranno su più fronti collaborazioni orientate a scambi di competenze, trasferimenti tecnologici e condivisione di progetti.
La call4ideas è rivolta a startup, spin-off, piccole e micro imprese e/o imprenditori, gruppi informali, studenti o anche gruppi di ricerca, interessati a presentare al mercato idee innovative che possano supportare le piccole aziende orafe, ma anche manifatturiere o di servizi del territorio, che desiderino cimentarsi in attività di carattere innovativo in linea con i settori indicati di seguito.
I soggetti che intendono partecipare al bando devono apportare soluzioni innovative, potenzialmente integrabili in configurazioni di filiera, ma non strettamente appartenenti al comparto del gioiello, legate ai seguenti ambiti di attività:
- Organizzazione aziendale, in termini di efficientamento dei processi organizzativi, corretta gestione ed ottimizzazione di tempistiche e costi, innovazione dei modelli di business, dotazione di una struttura manageriale adeguata;
- Sostenibilità ambientale, legata alla gestione, al recupero ed all’efficientamento energetico, alla riduzione degli sfridi e degli sprechi relativi alle attività di produzione del gioiello, riduzione delle emissioni di CO2;
- Creatività, in termini di manifattura 2.0, attraverso l’implementazione di tecnologie innovative nei settori: robotica, meccatronica, processi industriali e metallurgici, 3D design, meccanica di precisione, stampa 3D;
- Digitalizzazione, dei processi aziendali attraverso tecnologie quali ad esempio: IT as a Service (Cloud Computing), Customer Relationship Management semantico, (Crm 4.0), Business Intelligence e Big Data Management, Internet of Things (IoT), Blockchain, Artificial Intelligence.
I progetti di impresa dovranno essere caratterizzati da elevata innovatività riferita al prodotto/servizio e/o al processo; concretezza e sostenibilità sul piano tecnico, normativo, economico-finanziario, ambientale e sociale; elevato potenziale di mercato e capace di far crescere l’ecosistema competitivo del territorio campano e nazionale.
Le idee selezionate potranno intraprendere un programma di formazione e accompagnamento alla autoimprenditorialità della durata di 12 settimane, e successivamente prendere parte alla fase di coworking e avviamento alla impresa della durata di 9 mesi. Una imperdibile opportunità per giovani talenti, start up in erba e aspiranti imprenditori, calata a pieno nell’ecosistema imprenditoriale del Tarì.
Partner del Tarì nella fase di sviluppo del Progetto e della messa a punto del Modello operativo, è Campania New Steel, incubatore certificato promosso da Fondazione Idis – Città della Scienza e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.