Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha inviato una nota al ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini in merito alla conclusione dell’esame delle richieste di contributo delle strutture di spettacolo (teatri, compagnie, centri) da parte del Mibact. Su questo tema de Magistris e l’assessore alla Cultura Nino Daniele si erano anche incontrati con Gianni Pinto di Artec – Associazione attività teatrale regionale dell’Agis. Nella nota al ministro il primo cittadino esprime “la più viva preoccupazione – assieme all’assessore Daniele – per l’assegnazione, da parte del Mibact, dei contributi alle attività dello spettacolo dal vivo. A tal proposito, devo, purtroppo, constatare che, ancora una volta, Napoli ha dovuto subire altri duri tagli e dolorose esclusioni. Avevo manifestato la mia soddisfazione per il giusto riconoscimento di Teatro Nazionale allo Stabile ‘Mercadante – San Ferdinando’ che costituisce un’importante vittoria per la nostra Città che vanta antiche e nobili tradizioni nel settore del teatro di prosa e del lirico. Osservo, però, che, paradossalmente, tale riconoscimento potrebbe penalizzare l’insieme del tessuto teatrale che, come accennavo in precedenza, non ha eguali nella storia del nostro Paese. Ciò perché, ribadisco, il numero delle attività produttive e della sale in attività a Napoli è molto fitto, così come risulta essere corposo l’elenco degli esclusi dai finanziamenti“. Il sindaco evidenzia che “già si sono verificati i casi del Teatro Bellini, declassato, e di altre esperienze culturali di grande rilevanza, come quella di Enzo Moscato, de ‘le nuvole’, della Sala Assoli, di Galleria Toledo che non sono riuscite ad ottenere lo status di Teatro Stabile di Innovazione. Si aggiungono, poi, teatri come l’Augusteo (non ammesso), il Cilea, il Totò, il Sannazaro che, nonostante operino da decenni, con successo di pubblico e di critica per le loro produzioni, non ricevono, ugualmente, alcun riconoscimento. Ed ancora, altre importanti realtà quali l’Elicantropo ed Icra Projet – che hanno intessuto significativi rapporti internazionali di grande qualità e spessore – vengono addirittura esclusi da una commissione consultiva della prosa“.