Teatro, alla Domus Ars la Cantata dei Pastori diventa concerto

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Nel giorno di Natale, alla Domus Ars alle ore 20, si rinnova la tradizione della Cantata dei Pastori (in replica poi anche il 26, 27, 28 e 29 dicembre). Carlo Faiello propone la tradizionale opera di Perrucci in forma di concerto. Protagonisti: Franco Iavarone, Antonella Morea, Fiorenza Calogero, Mimmo Maionico e Pietro Quirino, insieme al Quartetto Santa Chiara con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Carlo Faiello e le musiche di Roberto De Simone, Carlo Faiello e della tradizione.
Da sei anni alla Domus Ars proponiamo per il Natale La Cantata, ogni anno, però, sempre diversa. Per il 2017 abbiamo scelto un allestimento minimale e essenziale optando per la forma concerto che restituisce all’opera una grande suggestione”, spiega Carlo Faiello che ha curato anche gli arrangiamenti e la direzione musicale. In questa Cantata dei Pastori Belfagor, interpretato da Franco Iavarone, è un Mefistofele di goethiana memoria munito di un libretto rosso dove annota tutti i nomi di chi gli vende l’anima. Vestito in doppio petto si ispira dichiaratamente al personaggio di John Milton in “L’Avvocato del diavolo”, con citazioni dalla Divina Commedia dantesca, proprio come nel film di Taylor Hackford.

La voce narrante, interpretata da Antonella Morea, ignora la presenza demoniaca fastidiosa ed insolente, e continua a raccontare la storia di Maria e Giuseppe in viaggio da Nazareth a Betlemme. Tra canzoni di Carlo Faiello, parti recitate in italiano, musiche di Roberto De Simone, brani tradizionali, l’Ave Maria di Fabrizio De Andrè, canti sacri di S. Alfonso Maria De Liguori… a essere narrata è sempre l’eterna lotta tra il bene e il male. Una connotazione più contemporanea e un linguaggio più originale per una delle rappresentazioni più antiche del teatro napoletano.