«Un lungo cammino prima di arrivare al Teatro Sistina, 40 anni e 21 chilometri da Dragona a Roma. Questo spettacolo è sicuramente il più impegnativo per me, un’opera di grande responsabilità. Il mio maestro, inarrivabile, è stato Gigi Proietti, il primo interprete dei ‘7 re di Roma’, sono stato suo allievo, non pensavo di giungere così in alto. Sulle spalle però ho avuto un gigante. E’ un lavoro che racconta le origini della città e forse dove andremo». Con queste parole l’attore e regista Enrico Brignano racconta la genesi dei ‘7 re di Roma’, la commedia musicale targata Garinei e Giovannini, scritta da Gigi Magni e musicata da un giovanissimo Nicola Piovani e presentata in Campidoglio accanto al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore al turismo ei grandi eventi Alessandro Onorato. Debutto a Roma al Sistina l’8 ottobre per poi proseguire in un lungo tour nei maggiori teatri italiani. «Ricordo che noi giovani allievi del Laboratorio di Gigi Proietti – sottolinea Brignano – avevamo imparato a memoria tutte le battute, una vera fase di innamoramento del teatro e del nostro maestro. Certo, dopo 35 anni, i tempi sono cambiati ei miei ‘re’ non vogliono essere una copia, ma un omaggio partendo da una mia rilettura personale (conservo il manoscritto originale che mi fu donato da Gigi Magni) delle scene e dei contenuti. Non racconto la Roma delle buche, del traffico, della difficoltà per avere un documento o una carta di credito – ha proseguito l’attore romano- Nel 723 aC a Roma c’erano solo zanzare e pastori, nel tempo la città ha sposato cause importanti come quelle legate all’integrazione dei popoli. Si parla per esempio di Acca Larentia che non è un gruppo di facinorosi. Un lavoro che renderà gloria all’arte, al teatro, ma soprattutto alla città di Roma». Secondo Brignano si tratta di un’opera dedicata ai giovani affinchè possano capire, senza danneggiarla, la bellezza della città dove vivono. «Mi fa ben sperare il fatto che i miei figli, che hanno 7 e 3 anni, conoscono a memoria tutti brani dello spettacolo – ha confessato – Li cantano e se io sbaglio, mi correggono perché i bambini sono implacabili». Dopo il Teatro Sistina di Roma ‘I 7 re di Roma’ saranno a Torino (Teatro Alfieri dall’11 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 gennaio 2025), Bari (Teatro Team dal 22 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo dal 30 gennaio), Milano (Teatro Arcimboldi dal 19 febbraio), Firenze (Teatro Verdi dal 6 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 marzo).