Telefono azzurro, immigrazione: in Europa scompare un minore ogni 2 minuti

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in foto Ernesto Caffo, presidente e fondatore di Telefono azzurro

Un convegno per esporre i risultati del progetto Just, l’attività di ascolto in diverse prefetture (Milano, Napoli,Treviso, Reggio Calabria e Ragusa) in merito alle migliori pratiche e al coordinamento tra amministrazioni e ong sul tema dei minori non accompagnati, il rischio della scomparsa e della tratta,è stato organizzato questa mattina dal telefono azzurro. L’evento è stato moderato dal giornalista Luca Attanasio. Alla presenza dei prefetti di quelle città sono intervenuti Ernesto Caffo, presidente e fondatore di Telefono azzurro e il sottosegretario ala Giustizia Cosimo Ferri.
“Gestiamo per conto del ministero degli interni il numero unico europeo 116 000 per i minori scomparsi. C’è bisogno di un confronto costante su un problema che sarà sempre piu presente nei prossimi anni.purtroppo esiste una tratta dei minori con una forte realtà criminale che si muove intorno a questo fenomeno. Quello che oggi presenteremo è il risultato di un’analisi condotta su cinque prefetture, sottolineando i punti di forza e quelli di debolezza”, ha detto Caffo che ha sottolineato come sul tema: “L’Europa è fondamentale” e come: “Nel nostro paese manca un forte coordinamento su questo tema, c’è, ma serve migliorarlo”. Ha preso poi la parola Rosalba Ceravolo, coordinatrice del progetto 116.000 che ha denunciato come: “Il fenomeno sia sottovalutato dagli stessi addetti ai lavori:In Europa scompare un bambino ogni due minuti. Il numero è attivo in 27 stati membri”.
A margine dell’evento Caffo ha continuato a spiegare: “Soni 15 mila i bambini scomparsi nel nostro Paese e migliaia in Europa. Numeri che danno il senso di un problema che va affrontato. I minori stranieri non accompagnati rappresentano una sfida per tutti, dall’accoglienza e l’integrazione, a un percorso di rete che deve essere offerto ai ragazzi. Questo è sicuramente l’impegno del progetto Just, che abbiamo proposto insieme al ministro dell’Interno con 5 prefetture italiane, che ci permette di guardare avanti e costruire un percorso d’inserimento di questi ragazzi che possa in qualche modo proteggerli, dalla tratta e da tutte le forme di sfruttamento che spesso colpiscono questi minori”.