Quando era stato intervistato l’Ambasciatore della Tunisia in Italia Moez Sinaoui, un po’ di tempo fa aveva ribadito che il problema del Paese erano soprattutto i giovani che in mancanza di lavoro si sentivano sbandati e alcuni di loro cadevano nella tentazione dei gruppi fondamentalisti che garantivano molte certezze, seppur negative, e si arruolavano senza sapere a cosa andavano incontro. Ora le cose non sembrano del tutto cambiate e in questi giorni si sono presentati molti disordini : Tensioni e scontri tra gruppi di giovani e forze dell’ordine si stanno registrando in queste ore a Cité Etthadamen, sobborgo popolare della capitale, ma anche a Monastir, Sousse (dove un incendio è stato appiccato a una stazione di polizia), Biserta e in altre località del Paese. Lo affermano i media locali.
Per disperdere i giovani, che hanno sfidato il coprifuoco in vigore scendendo in strada, incendiando pneumatici, e tentando di saccheggiare esercizi commerciali, la polizia ha dovuto far uso di gas lacrimogeni. Ieri sera scene analoghe si erano viste a le Kram, dove ci sono stati diversi arresti.