Tenuta di Artimino ospita giovani artisti, al via bando per fotografi

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Firenze, 9 ott. (Labitalia) – Offrire un’opportunità di lavoro ma soprattutto di ispirazione in quella che fu la ‘corte’ di Artimino, a pochi chilometri da Firenze, nella Villa medicea chiamata dei ‘cento camini’ che rientra nel Patrimonio mondiale tutelato dell’Unesco. A Villa La Ferdinanda, affacciata sui colli tra vigneti e uliveti, infatti, possono soggiornare artisti di ogni genere, grazie al progetto ‘Artimino Contemporanea’, un’associazione no-profit firmata Tenuta di Artimino e Florence Biennale che, dal 2015, promuove esposizioni ed eventi volti a valorizzare e diffondere l’arte e la cultura contemporanee.

E quest’anno il progetto coinvolgerà giovani fotografi, che avranno la possibilità di essere ospitati in una location speciale quale quella offerta dalla Tenuta che circonda il borgo medievale di Artimino: una proprietà di 700 ettari di cui 80 vitati, dove si produce vino e olio fin dal XVIII secolo, nell’area di produzione del Carmignano Docg, prima eccellenza prodotta dall’azienda insieme al Chianti Montalbano Docg e altri vitigni anche internazionali.

Tenuta di Artimino – che appartiene alla famiglia Olmo (fu Giuseppe Olmo, noto ciclista degli anni Trenta, poi divenuto imprenditore, ad acquistarla e trasformarla in resort di alto livello) – è divenuta ormai una wine destination con la sua ospitalità diffusa e, già da qualche anno, appunto, anche residenza privilegiata per artisti, dove vino e arte, quindi, vanno a braccetto.

“Già da qualche anno – spiega Annabella Pascale, amministratore delegato di Tenuta di Artimino – stiamo lavorando nella riqualificazione della villa per ospitare artisti e quindi avvicinare di più un pubblico legato alla cultura e all’arte. Abbiamo creato un’associazione che si chiama ‘Artimino Contemporanea’, insieme alla Biennale di Firenze, e all’ideatore Jacopo Celona, con il quale collaboriamo ogni anno per ospitare artisti di ogni genere, ultimamente soprattutto toscani”.

“Il prossimo progetto – annuncia – è un bando che stiamo per lanciare per giovani fotografi che potranno cimentarsi in fotografie legate al mondo del vino. L’idea era, appunto, quella di raccontare il vino legandolo ai cinque sensi, per creare poi una mostra, con una giuria che decreterà i vincitori, dove i giovani potranno esprimere al meglio le loro virtù di fotografi”.

“Questo progetto – aggiunge – partirà tra qualche mese, annunceremo quello che sarà il vincitore a febbraio, che poi saremo ben lieti di ospitare per un mese ad Artimino. Quindi, a febbraio creeremo la Residenza d’autore e questo artista potrà dedicarsi alla fotografia e all’arte in genere all’interno della tenuta”.

Un progetto ambizioso, dunque, che vuole tirare una sorta di filo rosso tra i fasti del passato – sulla scia degli illustri mecenati che nei secoli hanno contribuito a sviluppare attorno a loro un ambiente prospero di artisti ed eruditi – e le esperienze innovative di oggi. Già famosi per le bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche, il borgo e la Villa rappresentano la cornice ideale per un nuovo slancio artistico che coniuga i fasti dell’epoca medicea e la storia locale con la cultura e l’arte dei giorni nostri. Un palcoscenico per gli artisti contemporanei che possono dar risalto alle proprie opere sullo sfondo suggestivo dei saloni di Villa La Ferdinanda.

I creativi che fanno tappa ad ‘Artimino contemporanea’ sono scelti tra i più interessanti del panorama artistico contemporaneo, sia nazionale che internazionale, con particolare attenzione ai talenti toscani, che possono testimoniare la ricchezza culturale di una regione che, nei secoli, ha saputo sfornare tra i più grandi artisti a livello mondiale. Dal 2015 l’esperienza ha coinvolto talenti del calibro del livornese Giampaolo Talani, affrescatore e autore eclettico, lo scultore Andrea Roggi, toscano doc, che realizza sculture ricche di dettagli e di grandi dimensioni, prevalentemente in bronzo, e Wessel Huisman, con il suo interesse nei confronti della storia. Non sono mancati rappresentanti dell’arte ‘in rosa’, con la maremmana Franca Pisani, che parte dall’elaborazione di un’ipotesi culturale sintetizzandola fino alla più semplice manifestazione pratica. Lo scultore e pittore Giuseppe Calonaci, invece, ha regalato un saggio della sua duplice attività artistica.

Lo sguardo sempre orientato al futuro, poi, ha proposto un mix di pittura e performance, grazie a ‘The Dreamers – immaginando il futuro’, che ha coinvolto quattro talentuosi giovani artisti polacchi e il loro sguardo surrealista. Con ‘L’arte risveglia l’anima’, infine, si è dato il via a una expo itinerante costruita con le opere realizzate da artisti con disturbi dello spettro autistico, con l’obiettivo di valorizzare il loro mondo interiore, il loro talento e le loro potenzialità creative sorprendenti.