Terremoti, Parmitano: Un’app per gestire le emergenze dallo spazio

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Sviluppare un’app che utilizzi i dati raccolti dallo spazio per gestire l’emergenza in caso di terremoto: è l’invito rivolto ai giovani dall’astronauta Luca Parmitano, a margine del collegamento video con la presentazione della International Space Apps Challenge (Asa), organizzato a Capua (Caserta), presso il Centro per le Ricerche Aerospaziali (Cira), dal Consolato generale degli Stati Uniti per il Sud Italia. Nello stesso incontro all’astronauta è stato assegnato un posto d’onore nel presepe di San Gregorio Armeno di Napoli, con la statuetta che lo riproduce nella tuta blu dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Gli è stata consegnata dal presidente del Cira, Luigi Carrino. Per Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e tenente colonnello dell’Aeronautica Militare, un’app per utilizzare dati e immagini dei satelliti per organizzare i soccorsi in caso di terremoti ”sarebbe molto utile anche in Italia, che è un territorio soggetto a calamità di questo tipo”. Quanto uno strumento del genere possa essere utile lo ha dimostrato il recente terremoto in Ecuador: in quell’occasione, ha detto ancora, “l’Agenzia spaziale civile ecuadoriana ha richiesto subito immagini e altre informazioni satellitari. Per questo – ha rilevato – ritengo sia utile un’app che apra contatti automatici tra chi detiene questi dati”. E’ un’ulteriore dimostrazione che le app sono ormai parte integrante della nostra vita e che possono cambiare il futuro, ha aggiunto l’astronauta rivolgendosi ai tanti giovani presenti. E a proposito di app e telefonini, l’astronauta ha parlato ai ragazzi del suo selfie da record, quello scattato durante la prima passeggiata spaziale della sua missione, “Volare”, nel quale si vede la Terra riflessa nel suo casco: ”questo selfie – ha detto – è stato definito l’autoscatto dalla località più amena. La sfida che vi lancio – ha aggiunto – è quella di poter scattare il prossimo selfie da record da località ancora più amene, come la Luna o Marte”.