Terremoto a Ischia, per il sindaco di Casamicciola vecchia imputazione per abusi edilizi

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Da quando lunedì sera la terra ha tremato e alcuni edifici sono crollati, nonostante la scossa non fosse di rilevante entità, il tema dell’abusivismo edilizio è finito al centro del dibattito. Con gli amministratori e numerosi cittadini che invitano, in polemica con gli organi di informazione, a non mettere in relazione i danni con i casi di abusivismo diffusi su tutta l’isola di Ischia. E intanto si è appreso che lo stesso sindaco di Casamicciola Terme – l’unico comune dove il terremoto ha avuto conseguenze gravi (due morti e alcuni edifici crollati) – è coinvolto in una vicenda giudiziaria, che si trascina da numerosi anni, su irregolarità edilizie alla pari di tanti concittadini.

Il primo cittadino, Giovan Battista Castagna, è infatti sotto processo davanti al Tribunale di Napoli per presunti abusi edilizi eseguiti nella sua abitazione, nel comune ischitano di Lacco Ameno. Le contestazioni si riferiscono al periodo tra il 2003 e il 2007, quando l’ingegnere Castagna era presidente del consiglio comunale di Casamicciola Terme. I reati sarebbero quindi ormai prescritti. Il processo, per una serie di rinvii dovuti a questioni procedurali e alla sostituzione di un precedente giudice assegnato ad altro incarico, è tuttora in corso davanti al giudice monocratico.

Difeso dall’avvocato Arturo Froio, Castagna ha sempre respinto gli addebiti, compresa una presunta violazione dei sigilli contestata dal pm. Le indagini preliminari, condotte dal pm Antonio D’Alessio, si conclusero nel 2009. Nel processo è imputato anche un tecnico del comune di Lacco Ameno che, incaricato di eseguire un sopralluogo, avrebbe attestato circostanze false. I presunti abusi riguarderebbero, tra l’altro, la realizzazione di un solaio interno, un piano sottostante e una scala interna. L’area è sottoposta a vincolo paesaggistico. Il processo si avvia verso la conclusione della istruttoria dibattimentale.