Terremoto in Turchia, corsa contro il tempo. L’Oms: Oltre 4 mila morti, ma il numero è destinato a salire

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“Finora, si stima che più di 4mila persone siano rimaste uccise e più di 18.700 ferite” nel terremoto che ha colpito Turchia e Siria, “ma sappiamo tutti che questi numeri continueranno ad aumentare con l’evolversi della situazione. Naturalmente, ciò che questi numeri non ci dicono è il dolore e la perdita che stanno vivendo le famiglie in questo momento”. Famiglie che “hanno perso una madre, un padre, una figlia, un figlio sotto le macerie, o che non sanno se i loro cari sono vivi o morti. Ora è una corsa contro il tempo. Ogni minuto, ogni ora che passa, le possibilità di trovare sopravvissuti vivi diminuiscono”. A tracciare il quadro è stato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo alla riunione dell’Executive Board dell’Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. “I numeri non ci parlano della situazione di pericolo che ora affrontano molte famiglie, avendo perso tutto, costrette a dormire fuori in pieno inverno”, continua il Dg elencando le difficoltà che si stanno presentando e che andranno affrontate: “Continue scosse di assestamento, rigide condizioni invernali, danni a strade, alimentatori, comunicazioni e altre infrastrutture continuano a ostacolare l’accesso e altri sforzi di ricerca e soccorso”. E “siamo particolarmente preoccupati per le aree di cui non disponiamo ancora di informazioni. La mappatura dei danni è in corso, per capire dove dobbiamo focalizzare la nostra attenzione”.