Territorio, Venezia non è in pericolo: l’Unesco la lascia fuori dalla black list

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Nell’ambito della 45^ Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco in corso a Riyad, oggi è stato deciso di non inserire Venezia nella lista dei siti a rischio. A darne notizia è il Comune di Venezia che esulta. La Serenissima infatti era tra i siti che potevano essere indicati come in pericolo a causa dell’innalzamento delle acque e dell’eccessiva pressione del turismo. “La decisione all’unanimità – commenta il sindaco Luigi Brugnaro – è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo, ad ogni livello istituzionale, per la salvaguardia di Venezia. Con il Governo abbiamo fatto sistema, per valorizzare tutte le azioni, tradotte in atti amministrativi e investimenti economici, per il futuro della città”.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sottolinea: “Il lavoro di squadra svolto in questi mesi dal Ministero della Cultura insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla Regione Veneto, al Comune di Venezia e alle istituzioni che compongono localmente il Comitato di Pilotaggio del sito, ha fermato un’indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi.
E aggiunge: “Venezia, quindi, non è in pericolo. Negli ultimi mesi il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città. Il Ministero della Cultura è al suo fianco e proseguiremo insieme il complesso percorso di salvaguardia e valorizzazione di un simbolo dell’Italia che è patrimonio dell’umanità. Nella discussione in Comitato, il Governo ha evidenziato i rilevanti progressi conseguiti negli ultimi anni per la salvaguardia del sito dalla minaccia dei cambiamenti climatici e dalle sfide poste dal turismo di massa. Il Comitato ha valutato positivamente l’impatto delle misure adottate per proteggere il patrimonio della città dal fenomeno dell’acqua alta, vedi il sistema MOSE e le barriere alla Basilica di San Marco, e per gestire gli afflussi turistici. In particolare, è stata riconosciuta l’importanza della recente approvazione, il 12 settembre scorso, del Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Contributo d’accesso alla città di Venezia”.