Tirrenia Cin conferma la chiusura dell’ufficio di Napoli: Ma non ci saranno licenziamenti

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Si è svolto ieri al ministero del Lavoro l’incontro tra una delegazione di Tirrenia Cin e Usb nazionale mare e porti alla presenza della direzione generale dei rapporti di lavoro del ministero, quale seconda fase delle procedure obbligatorie di conciliazione primo di uno sciopero. Usb ha chiesto l’attivazione dell’incontro sui temi scottanti relativi alla decisione da parte della dirigenza di chiudere gli uffici amministrativi di Napoli e Cagliari sia sui paventati esuberi di personale in caso di mancata proroga dell’attuale regime di continuità marittima”. E’ quanto si legge in una nota dell’Usb. “Questi incontri – fa notare – sono formalità obbligatorie previste dalla legge 146/90 sullo sciopero dei servizi essenziali, ma possono sempre essere uno spunto di costruttivo e momenti utili per le negoziazioni. Purtroppo Tirrenia Cin ha confermato null’altro che la medesima storiella raccontata già durante i precedenti incontri: la chiusura degli uffici amministrativi è solo una riorganizzazione necessaria per evitare doppioni, che tale scelta non produce esuberi dato che il personale sarà ricollocato a Livorno, Portoferraio o Milano mentre la proroga della continuità marittima è necessaria per confermare l’attuale operativo e e gli organici”. “A noi – sottolinea il sindacato – sembra che la compagnia continui a sottovalutare pesantemente la situazione in atto, in un contesto dove ogni giorno si leggono notizie preoccupanti dal lato dell’esposizione finanziaria del gruppo Moby”.