Torna a crescere a gennaio l’industria in Eurozona

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 Dopo due mesi di segno meno, lo scorso gennaio la produzione industriale nei 19 Paesi dell’Eurozona è tornata a crescere facendo registrare in media un più 2,1% rispetto al mese precedente. In Italia l’incremento è stato dell’1,9%. Lo ha reso noto Eurostat. Rispetto a gennaio 2015 l’aumento della produzione industriale nell’Eurozona è stato mediamente del 2,8% mentre in Italia è stata del 3,9%. Nell’Ue a 28 la produzione industriale è crescita dell’1,7% su base mensile e del 2,5% su base annua.

Dai dati Eurostat emerge il boom registrato a gennaio 2016 dalla produzione industriale in Irlanda – Paese che ha subito una drastica cura a base di austerity legata agli aiuti ricevuti dall’Ue per superare la crisi – dove l’incremento rispetto a dicembre è stato del 12,7%, il risultato migliore nell’ambito Eurozona e anche in quello dell’Ue a 28. Rispetto a gennaio 2015, l’Irlanda ha così messo a segno un aumento record del 42,7%. Alle spalle dell’Irlanda si sono piazzati, secondo i dati rilevati da Eurostat a gennaio su dicembre, l’Estonia (+4,9), la Croazia (+3,2) e la Germania (+2,9). Andamento negativo invece per Malta (-5), Romania (-2,3) e Finlandia (-2,1).

 Dopo due mesi di segno meno, lo scorso gennaio la produzione industriale nei 19 Paesi dell’Eurozona è tornata a crescere facendo registrare in media un più 2,1% rispetto al mese precedente. In Italia l’incremento è stato dell’1,9%. Lo ha reso noto Eurostat. Rispetto a gennaio 2015 l’aumento della produzione industriale nell’Eurozona è stato mediamente del 2,8% mentre in Italia è stata del 3,9%. Nell’Ue a 28 la produzione industriale è crescita dell’1,7% su base mensile e del 2,5% su base annua.

Dai dati Eurostat emerge il boom registrato a gennaio 2016 dalla produzione industriale in Irlanda – Paese che ha subito una drastica cura a base di austerity legata agli aiuti ricevuti dall’Ue per superare la crisi – dove l’incremento rispetto a dicembre è stato del 12,7%, il risultato migliore nell’ambito Eurozona e anche in quello dell’Ue a 28. Rispetto a gennaio 2015, l’Irlanda ha così messo a segno un aumento record del 42,7%. Alle spalle dell’Irlanda si sono piazzati, secondo i dati rilevati da Eurostat a gennaio su dicembre, l’Estonia (+4,9), la Croazia (+3,2) e la Germania (+2,9). Andamento negativo invece per Malta (-5), Romania (-2,3) e Finlandia (-2,1).