Toti: “In Liguria accise non aumentano”

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Genova, 3 dic. – (AdnKronos) – Le accise in Liguria non aumentano. La smentita arriva dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in una diretta video sulla sua pagina Facebook. “E’ da ieri sera che leggo notizie e dichiarazioni di esponenti politici un po’ surreali circa le accise di Regione Liguria, il loro utilizzo e il loro presunto aumento che non esiste. ” chiarisce Toti.

Si parla dell’accisa di 5 centesimi al litro sui carburanti, introdotta nel 2011 e che resterà in vigore anche nel 2019 dopo la richiesta della Regione che in seguito ai danni registrati per via del maltempo aveva chiesto al governo di mantenerla, all’interno della manovra economica. Per farlo è stato presentato un emendamento dai relatori di maggioranza contenente la proroga al prossimo anno. Sul caso nelle ultime ore si è scatenata una polemica rimbalzata anche a livello nazionale, chiarita poi dal governatore ligure. “Che cosa è successo? – spiega Toti nel video diffuso online – E’ successa una cosa molto semplice: la Regione Liguria dal 2011, e dunque il Partito Democratico che oggi si finge scandalizzato dovrebbe saperlo visto che sono stati loro ad introdurlo, ha un’accisa sui carburanti destinata come tassa di scopo alle emergenze di Protezione Civile legate al maltempo, a contrastare il dissesto idrogeologico che per la nostra regione è un tema molto molto grave, luttuoso per quello che abbiamo vissuto negli anni passati. Questa accisa c’era quest’anno, c’era l’anno scorso, c’era l’anno prima ancora ed è dal 2011 in vigore in questa regione”. 

“Ci sarà anche il prossimo anno – sottolinea il governatore ligure – perché, nonostante la volontà del governo di ridurre le accise sui carburanti, durante una telefonata con il presidente del Consiglio Conte subito dopo l’emergenza di Protezione Civile legata agli ultimi fenomeni di maltempo abbiamo concordato con il governo che questi 7 milioni e mezzo di gettito, che provengono dalle accise sul carburante, sarebbero stati utili alla regione Liguria anche quest’anno per far fronte a uno stato di emergenza che vale 150 milioni di euro circa. Parliamo solo di danni pubblici non ancora di danni privati, e a cui certamente il governo non avrebbe potuto dare ristoro cioè stanziare sufficiente denaro per aiutare tutti quelli che hanno bisogno”. 

Sul caso era intervenuto anche il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che aveva parlato in mattinata di un emendamento “cautelativo, non in positivo perché interviene solo su responsabilità e decisione del presidente della Regione Liguria in caso di necessità”. “Come governo abbiamo dato tutto quello che potevamo a Genova”, aveva sottolineato Toninelli aggiungendo: “Se poi Toti non fosse in grado di gestire correttamente tutte le risorse che abbiamo dato a Genova e alla Liguria, gli abbiamo dato la possibilità di sopperire a questa incapacità di gestione”. La replica del governatore ligure non si è fatta attendere, nel video Toti risponde anche alle parole di Toninelli che in un tweet aveva scritto: “Non tocca a @mitgov fissare accise su carburanti o gestire fondi per emergenze. Il commissario a sua insaputa pensi invece a usare bene le tante risorse che stiamo erogando per Genova. La città merita di risorgere al più presto”.

“Parliamo – spiega Toti – dell’emergenza di Protezione Civile legata ai danni del maltempo a cavallo tra ottobre e novembre scorsi, dunque il ministro Toninelli quando dice che le accise non sono materia del Mit ha ragione, quando parla di soldi stanziati per Genova non sa di che cosa sta parlando”. “Non stiamo parlando di Genova ma di tutta la Liguria – ricorda il presidente della Regione – non stiamo parlando di Ponte Morandi ma stiamo parlando dei danni avuti in tutta la regione da Ventimiglia a Sarzana per l’ultima ondata di maltempo, stiamo parlando di un aumento dell’accisa come tassa di scopo nella nostra regione che esiste dal 2011 e quindi un importante esponente politico M5S, che è stato anche capogruppo di quel partito, forse dovrebbe averne sentito almeno parlare”. “Certamente non è legato alle nostre inefficienze, l’efficienza della Protezione Civile e delle istituzioni locali della Liguria nel risolvere anche i problemi del Ponte Morandi nonostante spesso delle scelte non condivise è stata ampiamente dimostrata – conclude il governatore – Dunque, non si preoccupi il ministro Toninelli della nostra efficienza perché c’è sempre stata. Con quell’accisa si aggiustano strade, si consente ad abitanti di tornare nelle proprie case che sono crollate, si consente di mettere in sicurezza alberi e rivi, alcuni torrenti, di ristorare alcuni sindaci di piccoli comuni delle somme urgenze che servono ad aggiustare fognature, di aggiustare condotte dell’acqua corrente, tutte cose che servono in una regione in mancanza di soldi”.

Quindi, “il ministro Toninelli eviti di fare inutili polemiche, “sull’efficienza non abbiamo nulla da dimostrare e, siccome su 150 milioni di danni pubblici ne sono arrivati dal governo 6 e mezzo per l’emergenza maltempo, pregherei Toninelli – questo magari è anche suo compito – di incalzare il governo perché quei 200 milioni promessi prima o poi arrivino, meglio prima che poi”. “Le tasse non aumentano – ribadisce Toti – i soldi per difendere i nostri cittadini e i nostri beni dal dissesto idrogeologico e dal maltempo credo siano soldi spesi bene. Il governo faccia la sua parte come ha fatto il relatore di maggioranza presentando questo emendamento, e lo ringrazio, perché è una cosa concordata e seria che va fatta”.