di Fiorella Franchini
Ormai è ufficiale, Napoli non è solo azzurra. Quel pigmento derivante dall’antimonio chiamato giallo egiziano, il cui utilizzo pare risalga già all’epoca degli assiri, tinge a intervalli regolari l’atmosfera della città. Non è più solo il colore del poroso tufo, del sole, dell’energia e dell’allegria del popolo partenopeo, bensì è andato a connotare il mistero e la suspense che albergano tra le vie, gli slarghi, i palazzi. Suggestioni raccolte dal Club del Giallo fondato dal giornalista Ciro Sabatino che ha trasformato la capitale del bel vivere in un’affascinate percorso costellato di enigmi irrisolti e storie segrete. Ci ha provato prima con un Festival presieduto da Maurizio de Giovanni che ha riunito per ben tre edizioni gli scrittori più famosi del genere, da Franco Forte a Luca Crovi, Barbara Perna, Patrizia Rinaldi; quindi con un tour che per il secondo anno, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, propone cinque nuove tappe, dal centro storico a Posillipo, passando per Villa Ebe, Pizzofalcone e l’isolotto della Gajola, la Floridiana.
Turisti e cittadini potranno, dal 6 settembre al 6 ottobre, ripercorrere vicende e protagonisti di romanzi e film che hanno fatto del giallo napoletano una vera e propria scuola letteraria. Prima tappa nei siti dove è stato girato nel 1966 il capolavoro di Risi Operazione San Gennaro. Le riprese si svolsero essenzialmente in via Toledo 424, con una panoramica sulla vicina cupola della Basilica dello Spirito Santo e la Certosa di San Martino, L’esterno e l’interno della chiesa per la scena della richiesta a San Gennaro sono stati girati nella chiesa dei Girolamini dove è conservata la statua in legno del patrono scolpita per l’occasione, portata in processione nel finale a Sant’Antonio a Posillipo. Occasione per ricordare Attilio Veraldi considerato, per l’eleganza della sua prosa e l’accuratezza delle descrizioni, a volte crude mai stereotipate, uno dei padri del giallo italiano tra gli anni ’70 e ‘80, insieme a Francesco Mastriani, anch’egli napoletano che con il romanzo Il mio cadavere, uscito a dispense tra il 1851 e il 1852, inaugurò la letteratura noir in Italia. Generi che ormai si fondono e si trasformano continuamente per creare stili narrativi più complessi dove azione, tematiche psicologiche e sociali, umorismo e fantasy si mescolano in maniera a volte originale, altre seriale. Il Tour continuerà nelle settimane successive a Posillipo, per raccontare di Pupetta Maresca, antesignana delle signore della Camorra, e del cinema made in Naples, legato alle gangster story; alla Gajola per ripercorrere il soggiorno di sir Arthur Conan Doyle a Napoli e ricostruire le leggende e le maledizioni che avvolgono l’isolotto, considerato una sorta di «isola maledetta», che con la sua bellezza nasconde “sorti inquiete”, fama dovuta alla morte prematura dei suoi proprietari. Sarà poi la volta di Villa Ebe a Pizzofalcone per narrare di Lamont Young, morto suicida nel 1929, il cui fantasma pare si aggiri tra le sale distrutte da un rovinoso incendio, e della “bastarda” squadra di poliziotti creata dalla fantasia di Maurizio de Giovanni, fino ad arrivare in Floridiana, al Vomero per un viaggio nei cold case partenopei.
Ai percorsi guidati sarà associato ancora una volta il Writing Tour del Giallo Città di Napoli, un Concorso Letterario ideato e diretto dalla giornalista Anita Curci direttrice del mensile Gialli.it. Per partecipare al contest occorre essere presenti a una o più tappe e lasciarsi trascinare da emozioni e impressioni, annotare appunti, elaborare un diario di viaggio, realistico o visionario, e inviarlo a redazione@gialli.it entro la mezzanotte del 10 dicembre 2024. Gli elaborati dovranno essere inediti, mai pubblicati sia in cartaceo che in digitale, e redatti in forma di diario e in lingua italiana in max 15 pagine – 2000 battute per pagina – spazi inclusi, font Times New Roman, corpo 12. Quelli più originali saranno pubblicati Gialli.it, in un volume acquistabile su Amazon Libri e pubblicizzato attraverso presentazioni, recensioni e comunicati stampa.
Il sold out è già assicurato visto il successo delle precedenti edizioni e del genere in tutte le sue forme. Il giallo piace e persino la Scienza si arrovella per trovare una spiegazione. Il ricercatore americano Matthew Bezdeck ha misurato con la risonanza magnetica l’attivazione cerebrale in ventuno studenti universitari mentre vedevano thriller. I risultati dimostrerebbero una singolare attività del cervello. Pare si accendano aree della corteccia visiva primaria e si sopprimano altre parti deputate a ricevere informazioni periferiche. La concentrazione diventerebbe massima, tanto che da far dimenticare quello che ci circonda. Si parla, dunque, di ”piacere del brivido”, un effetto totalizzante che scatta anche nel caso di un giallo ben congegnato, quando non si riesce a staccarsi dalle pagine, di una storia ricca di colpi di scena che stuzzica il nostro arcano desiderio di verità.
Un appuntamento importante per gli appassionati di letteratura di genere e di mistero, per gli aspiranti scrittori e per i viaggiatori del tempo che amano perdersi dentro le fantasie di un autore, le ambiguità di affascinanti location, di epoche vicine e lontane che mostrano sfaccettature intriganti. “La mente ama l’ignoto – rifletteva il pittore belga Renè Magritte – Ama le immagini il cui significato è ignoto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.”