Transizione ecologica: focus sui territori del Mezzogiorno per i nuovi progetti strategici dell’Ue

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di Nicola Rivieccio

Discutere di nuovi progetti strategici integrati dando concretamente avvio alla focalizzazione dei temi della transizione ecologica legata alla resilienza dei Comuni del Mezzogiorno: è stato l’intento del webinar che ha impegnata la task force del Centro Studi per la Transizione Ecologica, composta da esponenti del mondo Universitario e dell’Alta Formazione, da organizzazioni imprenditoriali, Fondazioni innovative e centri di ricerca e manager del turismo.
“È necessario adottare il prima possibile, un ampio ventaglio di soluzioni innovative – precisa il coordinatore della task force Csete Antonio Verga – che preveda una maggiore efficienza per l’implementazione di progetti legati alla transizione e all’incremento delle energie rinnovabili, di mobilità sostenibile, della tutela del paesaggio legato a livello pubblico e privato, delle tecnologie energetiche anche attraverso l’utilizzo di innovativi processi di digitalizzazione per l’ammodernamento della macchina amministrativa e per lo snellimento dei processi e dei bisogni del cittadino”. Questo il vademecum delle attività adottato dalla task force del Csete che è impegnata nella collaborazione con la Commissione europea per la partecipazione ai 33 bandi del Life 2021 che prevedono uno stanziamento di ben 5,5 miliardi di euro, per contribuire al passaggio ad una economia pulita, circolare e resiliente ai cambiamenti climatici. “Al riguardo il Centro europeo per la transizione ecologica – dichiara Ciro Iengo delegato delle destinazioni turistiche del Csete – intende offrire alle amministrazioni locali dei territori del Mezzogiorno la piena collaborazione per la elaborazione di specifiche progettualità, mirate ad intercettare le risorse europee rese disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per implementare le necessarie tecnologie innovative, anche per favorire l’interazione “social” tra cittadini e istituzioni”. A fare eco a Verga e Iengo le considerazioni di Aniello Savarese delegato dalo Csete alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, delle imprese culturali e creative: “Con le nostre proposte siamo disponibili a sostenere le progettualità delle comunità locali – sottolinea Aniello Savarese presidente della Fondazione Itcs Bact – per riallacciare quel filo di Arianna che lega l’uomo al suo ambiente al fine di valorizzare l’identità dei territori, sostenendo iniziative orientate allo sviluppo sostenibile, alla tutela del paesaggio e della biodiversità e alla cultura del “vivere green”, nell’ottica che il capitale più prezioso rimane sempre quello umano”.
Concorrono a connotare la competenza distintiva nella task force del Csete oltre a Verga, presidente del Conservatorio “Nicola Sala”, Ignazio Catauro, presidente di Unimpresa Irpinia-Sannio, Francesco Saverio Coppola, segretario generale dell’associazione internazionale “Guido Dorso”, Giovanni De Feo, professore di ecologia industriale all’Università di Salerno; Guido Tortorella Esposito, professore di econometria ed economia delle imprese e dei mercati all’Università Sannio, Lorenzo Latella, segretario regionale di Cittadinanzattiva Campania, Maria Rosaria Canu – esperta economia circolare, Rolando Di Bernardo, presidente assemblea territoriale di Benevento di Cittadinanzattiva Campania, Ciro Iengo. anager delle destinazioni turistiche, Aniello Savarese, presidente della Fondazione Its Bac.