Trivelle: Consulta, ‘no’ a ricorsi Regioni

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(ANSA) – ROMA, 9 MAR – La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promossi dalle Regioni sulla questione delle trivellazioni. I ricorsi riguardavano il piano delle aree e il regime delle concessioni ed erano proposti nei confronti del Presidente del Consiglio, del Parlamento e dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione. Promossi da sei Consigli Regionali – Basilicata, Puglia, Liguria, Marche, Sardegna, Veneto – i conflitti miravano a far rivivere i referendum su piano aree e proroga delle concessioni, in precedenza ‘bocciati’ dalla Cassazione. La Consulta ha dichiarato i conflitti inammissibili perché non è stata espressa la volontà di sollevarli “da almeno cinque dei Consigli regionali che avevano richiesto il referendum”. Resta in piedi, quindi, un solo referendum sulle trivelle: quello sulla durata delle autorizzazioni per le trivellazioni entro le 12 miglia mare, che si terrà il 17 aprile.
   

(ANSA) – ROMA, 9 MAR – La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promossi dalle Regioni sulla questione delle trivellazioni. I ricorsi riguardavano il piano delle aree e il regime delle concessioni ed erano proposti nei confronti del Presidente del Consiglio, del Parlamento e dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione. Promossi da sei Consigli Regionali – Basilicata, Puglia, Liguria, Marche, Sardegna, Veneto – i conflitti miravano a far rivivere i referendum su piano aree e proroga delle concessioni, in precedenza ‘bocciati’ dalla Cassazione. La Consulta ha dichiarato i conflitti inammissibili perché non è stata espressa la volontà di sollevarli “da almeno cinque dei Consigli regionali che avevano richiesto il referendum”. Resta in piedi, quindi, un solo referendum sulle trivelle: quello sulla durata delle autorizzazioni per le trivellazioni entro le 12 miglia mare, che si terrà il 17 aprile.