Tsipras vola a Mosca per incontrare Putin

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A cura di Antonio Arricale Sullo scacchiere dell’Unione europea è sempre la Grecia a tenere banco. Il premier greco Alexis Tsipras è a Mosca, dove alle 13 ora A cura di Antonio Arricale Sullo scacchiere dell’Unione europea è sempre la Grecia a tenere banco. Il premier greco Alexis Tsipras è a Mosca, dove alle 13 ora locale (le 12 in Italia) incontrerà il leader del Cremlino. Una visita di due giorni che cade nel pieno delle negoziazioni di Atene con la Ue per il suo debito, ed un botta e risposta infinito tra i vertici della capitale ellenica e la Germania. Rapporti resi anche più tesi, se possibile, dalla richiesta della prima dei danni di guerra alla seconda, che sono stati intanto quantificati in 278 miliardi di euro di risarcimento, compresi 10 miliardi per un prestito che fu preteso dalle forze di occupazione naziste. Insomma, ce n’è abbastanza per preoccupare non poco non soltanto l’Ue, ma anche e soprattutto l’alleato Usa che ritiene, ovviamente, la penisola ellenica strategica per il controllo del Mediterraneo e dunque ha fatto sentire già più di una volta la sua voce spingendo in favore di una soluzione della vertenza. Tornando alla visita di Tsipras a Mosca, prima di vedere Putin, il capo del governo greco deporrà una corona di fiori al memoriale del milite ignoto. Domani, invece, incontrerà anche il premier Dmitri Medvedev e terrà un intervento all’università. Nel corso della due giorni a Mosca è previsto anche un colloquio con il patriarca di Mosca, Kirill. In agenda, secondo il Cremlino, la cooperazione bilaterale nel campo economico-commerciale, degli investimenti, della sfera culturale e umanitaria, nonché le principali questioni di attualità internazionale. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha detto che a suo avviso la questione di una rimozione dell’embargo alimentare a favore della Grecia “sarà sollevata nei colloqui, in un modo o nell’altro”. Ieri il ministro dell’agricoltura russa, Nikolai Fiodorov, aveva annunciato che il governo potrebbe considerare di revocare l’embargo ad alcuni Paesi europei, come Grecia, Ungheria e Cipro. Il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, aveva invece ribadito che finora la Grecia non ha chiesto ufficialmente a Mosca l’erogazione di alcun prestito. La stampa, sempre ieri, ipotizzava che Mosca potrebbe concedere prestiti e sconti sulle forniture di gas ad Atene. Borse asiatiche Mercati asiatici positivi questa mattina. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,76% salendo a 19789 punti, bene anche Seoul in crescita dello 0,6% ed Hong Kong il cui rialzo sfiora i 3 punti percentuali. Denaro anche sulla borsa cinese che fa registrare un progresso dello 0,7% mentre quella indiana sale di mezzo punto percentuale. Il rialzo è arrivato in scia alla decisione della BoJ di continuare con la propria politica monetaria accomodante. Nell’ultima due giorni del board dell’istituto centrale nipponico, infatti, è stato mantenuto il piano di quantitative easing (riacquisto di asset per 80.000 miliardi di yen, pari a 615 miliardi di euro, l’anno), approvato con otto voti favorevoli e uno contrario. Che in questo caso è stato di Takahide Kiuchi, che aveva proposto di ridurlo a 45.000 miliardi di yen (346 miliardi di euro). Resta lontano il target d’inflazione al 2%. La crescita dei prezzi core, al netto dell’impatto dell’aumento dell’imposta sui consumi, si conferma intorno allo zero anche a causa dell’impatto del crollo dei corsi del petrolio. Sempre in ambito macroeconomico, il ministero delle Finanze giapponese ha comunicato che il surplus delle partite correnti è volato a quota 1.440,1 miliardi di yen in febbraio, in crescita del 140,5% rispetto a un anno prima e contro i 61,4 miliardi di yen registrati in gennaio (187,2 miliardi e 433,0 miliardi, rispettivamente, a dicembre e novembre), a fronte di attese degli economisti per 1.196,0 miliardi di yen. Il deficit della bilancia commerciale è calato decisamente a 143,1 miliardi di yen da 864,2 miliardi in gennaio (395,6 miliardi in dicembre), contro attese degli economisti per 239,9 miliardi. L’import è sceso in febbraio del 6,2% su base annua contro il progresso di appena lo 0,4% (dopo il 15,3% di gennaio) segnato dall’export. Il surplus delle partite correnti rettificato su base stagionale è calato a 603,5 miliardi di yen da 1.058,1 miliardi di gennaio, a fronte di attese per 605,0 miliardi di yen. L’Ufficio di Gabinetto infine ha comunicato il dato relativo all’Economy Watchers corrente, sondaggio che determina la fiducia tra i lavoratori in Giappone in relazione all’attività economica e permette di anticipare la spesa dei consumatori. Nel mese di marzo la lettura segna un progresso a 52,2 punti da 50,1 punti di febbraio (45,6 in gennaio e 45,2 punti in dicembre), contro attese degli economisti per 50,9 punti. Rimane per il terzo mese consecutivo sopra alla barriera di 50 punti (che separa ottimismo da pessimismo) la componente in prospettiva del sondaggio: l’outlook è infatti migliorato ancora seppure marginalmente a 53,4 punti da 53,2 punti di febbraio (50 in gennaio e 46,7 in dicembre), contro 53,5 punti del consensus. Si tratta comunque della lettura migliore dai 53,8 punti del maggio 2014. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in leggero ribasso a causa del recupero del dollaro. Il Dow Jones ha perso lo 0,03%, l’S&P 500 lo 0,21% e il Nasdaq Composite lo 0,14%. Tra i singoli titolo Twitter +4,01%. Secondo indiscrezioni il social media avrebbe ingaggiato dei consulenti per difendersi da una eventuale Opa ostile. General Motors -2,54%. Gen Investment, filiale della Canada Development Investment Corporation, ha raggiunto l’accordo per cedere 73,4 milioni di azioni del gruppo di Detroit, pari al 4,56% del capitale. Informatica +4,28%. Permira funds e Canada Pension Plan Investment Board hanno raggiunto un accordo per l’acquisto della società californiana specializzata nei soft ware per aziende, per 5,3 miliardi di dollari. FedEx +2,65%. Il colosso delle spedizioni ha annunciato una offerta pubblica di acquisto amichevole sulla rivale olandese TNT Express. Il valore dell’operazione è pari a 4,4 miliardi di euro. Boeing +0,89%. Il gruppo aerospaziale ha annunciato di aver consegnato nel primo trimestre 184 aerei. A fine marzo gli ordini netti erano pari a 110 unità (ordini lordi a 130 unità). I dati sono superiori rispetto a quelli pubblicati dalla rivale europa Airbus. Viacom -1,68%. Il gruppo media ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede tagli all’organico, lo stop al buyback da 20 miliardi di dollari e la riduzione della struttura in Usa da tre a due divisioni. Il piano comporterà un aggravio prima delle tasse a bilancio nel trimestre chiuso lo scorso 31 marzo pari a 785 milioni di dollari. Axalta Coating Systems +9,81%. Berkshire Hathaway, holdi ng del miliardario Warren Buffett, ha raggiunto un accordo per l’acquisto di 20 milioni di azioni (pari all’8,7% del capitale) del produttore di vernici per 560 milioni di dollari. American Express -1,66%. Oppenheimer & Co ha tagliato il rating sul gigante delle carte di credito a underperform da perform. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta miste. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,25% e il Cac40 di Parigi lo 0,16%. Poco mosso l’Ibex35 di Madrid mentre il Ftse100 di Londra guadagna mezzo punto percentuale. Oggi negli Stati Uniti inizia la stagione delle trimestrali (con la pubblicazione dei conti di Alcoa). In serata saranno anche pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed. Protagonista della giornata BG Group +40%. Royal Dutch Shell ha annunciato un accordo per l’acquisto del gruppo energetico britannico per 47 miliardi di sterline. La notizia ha spinto al rialzo l’intero comparto petrolifero. L’indice STOXX Europe 600 Oil & Gas guadagna oltre sei punti percentuali. Italia Il Ftse Mib segna +0,14%, il Ftse Italia All-Share +0,17%, il Ftse Italia Mid Cap +0,38%, il Ftse Italia Star +0,06%. Proseguono anche oggi gli acquisti sui titoli del settore petrolifero in scia alla mega-fusione Royal Dutch Shell e BG Group e alla decisione dell’Arabia Saudita di alzare il prezzo delle consegne del greggio in Asia tramite la compagnia Saudi Aramco dopo l’accordo sul nucleare iraniano. Particolarmente tonico il WTI che ieri sera ha superato i 54 dollari/barile (ora 52,85), toccando i massimi dal 18 febbraio. L’indice EURO STOXX Oil & Gas sale in avvio dell’1,5% circa dopo il +3,7% di ieri. A Milano Saipem (+2,2%), Eni (+1,6%), Tenaris (+1,7%). Sottotono Azimut (-1,3% a 27,11 euro) che ritraccia dopo il bel progresso di ieri con nuovo record storico a 27,58 euro. Stesso schema per A2A (-1,4% a 1,02 euro) che indietreggia dopo aver toccato ieri a 1,0350 euro il massimo dall’estate 2011. Debole anche STMicroelectronics (-1,3% a 8,51 euro) che conferma di attraversare una fase incerta a livello grafico. Nelle ultime 2/3/ settimane il rally del titolo ha subito uno stop, circostanza determinata dalla prossimità della resistenza rappresentata dai massimi di inizio 2011 a 9,70/9,80 euro. STM è uscita al ribasso dal canale che ha guidato l’ascesa sin da metà dicembre e ora è esposto al rischio di subire ulteriori flessioni. Conferme in tal senso arriverebbero a seguito della violazione del recente minimo a 8,1850 con obiettivi a 7,65 e 7,10/7,20. Ancora ben comprata FinecoBank (+0,9% a 6,68 euro): Banca Akros alza il target del titolo da 6,60 a 7,00 euro e migliora la raccomandazione da NEUTRAL ad ACCUMULATE. Da inizio 2015 FinecoBank ha registrato una raccolta netta totale pari a € 1.612 milioni, con un incremento del 53% rispetto allo stesso periodo del 2014. Nel solo mese di marzo la raccolta netta è stata pari a € 704 milioni (+69% a/a), mentre la raccolta gestita ha raggiunto quota € 569 milioni, e da inizio anno si è attestata a € 1.198 milioni (con un incremento del 92% a/a). In verde OVS (+2% a 4,80 euro) grazie a Goldman Sachs che avvia la copertura sul titolo con raccomandazione BUY e target a 5,56 euro.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 8 aprile 2015 GIA Riunione BoJ; 01:50 GIA Bilancia partite correnti feb; 05:00 GIA Conferenza stampa Kuroda (BoJ); 07:00 GIA Indice Economy Watchers mar; 08:00 GER Ordini all’industria feb; 08:45 FRA Bilancia commerciale feb; 11:00 EUR Vendite al dettaglio feb; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati; 20:00 USA Verbali Fed.