Turismo, alberghi di Napoli: occupazione con il segno più a Pasqua e Pasquetta

53

Occupazione camere “in leggero aumento” rispetto al 2015, quando si assestò all’80% per tutto il fine settimana. E’ positivo il bilancio del turismo nel weekend di Pasqua per Federalberghi Napoli, che segnala anche “un anomalo” segno più a Pasquetta, giornata ritenuta in genere “di partenze” e che quest’anno ha portato con sé un’occupazione camere “soddisfacente” che si aggira sul 60% rispetto al 57% dello scorso anno. Per il presidente di Federalberghi Napoli Salvatore Naldi, “il leggero incremento di occupazione camere a Pasqua è attribuibile, almeno in parte, a buon lavoro svolto a livello nazionale dal ministro Franceschini, che ha mostrato attenzione alle nostre esigenze anche con le nomine di direttori competenti per la gestione delle risorse culturali del nostro territorio”. Napoli, spiega Naldi, “è così ricomparsa nelle brochure di agenzie internazionali che fanno incoming in Italia”.

L’aumento di presenze in città, prosegue il numero uno degli albergatori napoletani, “è anche frutto di un sistema che, non senza fatica, sta ricominciando a funzionare, basti pensare al miglioramento dei trasporti con le nuove fermate della metropolitana. Certo, c’è sempre molto da lavorare: bisognerebbe infatti organizzare eventi di spessore internazionale, come la mostra di Velazquez del 2005, per far crescere ulteriormente i numeri e cercare di recuperare il terreno perduto negli ultimi anni”. Terreno perduto, secondo Naldi, “anche a causa dell’eccessiva tassazione. Il Comune dovrebbe infatti rimodulare le tariffe, soprattutto dell’imposta sui rifiuti che grava in maniera importante sui bilanci delle strutture alberghiere. In particolar modo, non tiene conto delle esenzioni che dovrebbero avere le zone comuni al contrario di quanto avviene per i normali condomini. Tutto – sottolinea Naldi – in violazione della norma generale che prevede che siano assoggettabili al pagamento dell’imposta sui rifiuti solo gli spazi che possono produrli; sarebbero quindi da escludere hall, corridoi o scale che invece oggi vengono ingiustamente conteggiati”, conclude.