Turismo, per il Capodanno a Napoli tutto esaurito in B&B e affittacamere

120

Capodanno sold out in Campania, dove è difficile trovare una camera libera a Napoli, Salerno, le costiere amalfitana e sorrentina. Bene anche le isole e in crescita le aree interne. A rivelarlo il sondaggio eseguito dall’Osservatorio turistico extralberghiero dell’Abbac che monitora i flussi turistici nelle strutture ricettive mediante contatti diretti con gestori e agenzie. I maggiori portali di prenotazione online danno già oltre il 95% di occupazione su tutte le tipologie ricettive a Napoli ed è lo stesso per Salerno e le due Costiere. “Si tratta di dati che ci entusiasmano e che danno conto dell’appeal sempre crescente della Campania che è in grado di intercettare flussi di turismo individuale che sceglie la vacanza da sé, mediante la rete internet, preferendo puntare sull’eccezionale binomio cultura ed enogastronomia”, dice Agostino Ingenito, presidente Abbac. A Napoli e nell’hinterland sono al completo gran parte delle piccole strutture, da bed and breakfast, ad affittacamere come gettonatissimi sono gli appartamenti. Anche i Campi flegrei con Pozzuoli e Bacoli stanno attirando visitatori come per l’area vesuviana, tra Portici, Ercolano e fino a Pompei, compreso alcune aree dell’agro Nocerino Sarnese e Castellammare di Stabia con proposte più economiche e che puntano alla vicinanza di Napoli e al raggiungimento mediante i trasporti pubblici.
Anche l’hinterland di Salerno gode delle buone prospettive turistiche del periodo, si registrano trend positivi per l’area a Nord e a Sud della città vicine alla Costiera Amalfitana come Vietri sul Mare e Cetara. Amalfi resta regina di inverno come Atrani e Positano, mentre in Penisola sorrentina è boom di prenotazioni nei b&b ed affittacamere di Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano, Meta e Vico Equense. Anche in Penisola piace sempre più la formula self cointained con la soluzione dell’appartamento condiviso. A Benevento e nel Sannio preferiti gli agrituristi e i b&b come per l’Irpinia e il Casertano. Segnali incoraggianti anche per l’area costiera del Cilento. “Appare ormai indispensabile lavorare a un piano turistico pluriennale – conclude Ingenito – considerato che la Campania non vive più di periodi episodici di successo ricettivo, ma è ormai una meta costante anche in periodi di destagionalizzazione”.