Il turismo continua a essere un driver decisivo per il nostro Paese. L’industria turistica italiana vale, infatti, oltre 70 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil) se si aggiunge anche tutto l’indotto. E in questo contesto la Campania con oltre 18,8 milioni di presenze turistiche, si classifica al 7° posto fra le regioni italiane (ai primi posti si confermano il Veneto con 63,2 milioni, la Toscana con 44,3 milioni e la Lombardia con 37,8 milioni). A confermare questi dati e’ il Rapporto sul Turismo 2017, curato da UniCredit in collaborazione con Touring Club Italiano, nel quale vengono analizzati i dati piu’ recenti e le tendenze del settore turistico sia nel mondo che nel nostro Paese, con un’attenzione particolare alle diverse performance regionali. Il turismo, dunque, si conferma come un settore rilevante nell’economia campana, ancora con grandi potenzialita’ e significativi margini di crescita. Per quando riguarda l’offerta ricettiva, nel 2015 la Campania si e’ attestata all’11° posto in Italia per numero di esercizi turistici (5.677) e al 9° posto per numero di letti totali (200.585). Nel quinquennio 2010-2015 inoltre l’offerta ricettiva della Campania ha registrato un incremento di letti totali pari allo 0,7% (+3,8% il dato medio Italia). Un dato interessante riguarda poi la distribuzione dei posti letto regionali per tipologia di struttura ricettiva: nel periodo considerato il 60,1% dei posti letto e’ stato offerto da alberghi, il 24,1% da campeggi e villaggi turistici, il 4,7% da alloggi in affitto, il 4,1% da B&B, il 3,5% da agriturismi e l’1,4% da altri esercizi ricettivi. Sulla base poi delle presenze turistiche (che nel 2015 sono state oltre 18,8 milioni) la Campania si e’ dunque classificata al 7° posto in Italia, con una crescita nel quinquennio 2010-2015 dell’1,6% (+4,6% il dato medio Italia) e prima regione del Sud Italia (Sicilia al 9° posto, Puglia al 12° posto, Calabria al 15° posto, Basilicata al 20° posto).
Per quanto riguarda invece la distribuzione percentuale delle presenze turistiche nelle province campane risulta in testa Napoli con il 64,3% del dato complessivo regionale, a seguire, vi sono Salerno (30,3%), Caserta (4,1%), Avellino (0,8%) e Benevento (0,5%). Nel Rapporto si evidenziano poi i principali mercati esteri di provenienza che per la Campania nel 2015 sono stati, nell’ordine, il Regno Unito (19,3%), la Germania (14,4%) e gli USA (10,6%). Inoltre, il settore turistico campano ha una quota del 5,2% sul valore aggiunto nazionale, dando lavoro a circa 87.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) con una quota dell’8,8% sul totale occupati in Italia. Una sezione del Rapporto si concentra poi su “I turismi in Italia”. Il modo di fare turismo e’ infatti cambiato negli anni: essendo un fenomeno sociale ancor prima che economico, il settore e’ influenzato dall’evoluzione dei bisogni dei viaggiatori e da una serie di fattori “esogeni” che hanno effetti combinati sui comportamenti individuali. La tecnologia, ad esempio, ha inciso profondamente nelle modalita’ di guardare al mondo dei viaggi ampliando a dismisura la possibilita’ di reperire informazioni, rivoluzionando il tradizionale concetto di intermediazione, riducendo di conseguenza l’asimmetria informativa tra produttore e consumatore e offrendo a quest’ultimo la possibilita’ di generare contenuti propri e di diffonderli in modo pervasivo attraverso gli strumenti social. Il Rapporto si apre cosi’ anche al mondo dei social network e molto interessante e’ fra l’altro la sezione dedicata alla percezione dell’ospitalita’ in Italia. Sono ormai tantissime le piattaforme che consentono di leggere o rilasciare recensioni su una destinazione turistica o su specifici servizi offerti localmente (dalla ricettivita’ alla ristorazione). Si tratta di tasselli digitali che costruiscono giorno dopo giorno la reputazione globale di un territorio che quindi deve essere attentamente gestita.