Turismo, la proposta di Raia: Un tavolo tecnico con professionisti

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In foto Luigi Raia, direttore dell'agenzia turistica della Campania

Un tavolo tecnico con i rappresentanti delle associazioni professionali per apportare modifiche utili. È la proposta, informa una nota, lanciata da Luigi Raia, direttore dell’agenzia turistica della Campania alla sua prima uscita pubblica, a poche ore dalla pubblicazione dello statuto della struttura, e resa nota al forum “Evoluzioni e prospettive del termalismo in Campania”, organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta. “Sono favorevole ad una sinergia con i commercialisti per iniziare un percorso virtuoso di rilancio della Campania sui mercati globali. Nell’ambito privato – ha sottolineato Raia – la Regione riconosce che il turismo rappresenta un asse trasversale a tutte le iniziative di natura economica, ma se è vero che stiamo beneficiando di un momento storico favorevole dovremmo anche chiederci cosa fare perché questi flussi permangano e si incrementino. Il turista non deve solo visitare la Campania, ma ci deve anche tornare”. Perché questo accada, spiega Raia, è necessario un cambio di mentalità: “La cittadinanza deve entrare nell’ottica di essere una comunità turistica e ragionare quindi nell’ottica della valorizzazione dell’ospitalità e dell’accoglienza in tutti i modi possibili il suo territorio, che deve essere propria di tutti gli operatori turistici. Senza parlare della necessità di poter fare programmazione, se si vuole incrementare l’incoming in uno scenario in cui il turista deve poter sapere almeno un anno prima cosa fare in un determinato luogo. Infine – ha commentato il direttore dell’agenzia regionale – la mobilità ovvero la necessità di approvare un piano di mobilità ecosostenibile ed in particolare nelle isole del Golfo, dove andrebbero incentivati comportamenti virtuosi anche dei residenti come l’utilizzo di auto e biciclette elettriche”. La parola d’ordine, quindi, “è non perdere tempo e ragionare proprio con la logica dei professionisti e degli imprenditori, che non possono permettersi di lasciare spazio ai competitor. Per questo sono pronto ad accogliere tutti i suggerimenti che mi arriveranno, purché siano utili a riempire la norma di contenuti e vadano nella direzione di promuove e rendere sempre più accogliente questa nostra splendida regione che da sola raccoglie la maggior parte dei siti patrimonio dell’umanità”. “Il turismo rappresenta una sfida da non perdere, in un momento molto favorevole per il settore. Perché la crescita possa confermarsi – ha spiegato il numero uno dei commercialisti partenopei Moretta – bisogna fare in modo che questi flussi permangano e anzi si incrementino”.
Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti, ha spiegato come “bisogna ragionare nell’ottica della valorizzazione dell’ospitalità e dell’accoglienza sul territorio, oltre alla necessità di programmazione e di mobilità ecosostenibile”. Secondo Liliana Speranza, consigliere delegato commissione turismo Odcec Napoli, “l’Ordine dei commercialisti ha dato ampia disponibilità all’agenzia Regionale per la costituzione di un tavolo teso a condividere le linee strategiche per lo sviluppo del turismo e del comparto termale. La Campania è la regione italiana con il più alto numero di stabilimenti termali (114). Occorre promuovere un sistema turistico integrato coinvolgendo il mondo delle professioni. In Italia le imprese legate al benessere sono oltre 30mila, di cui il 78% nel nord del paese e il giro d’affari dei centri ‘SPA’ ha superato i 4 miliardi di euro”. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il nuovo bando pubblicato dalle Terme di Castellammare. Per Giancarlo Carriero, presidente Sezione Turismo Unione Industriali di Napoli, “è molto importante il rilancio del comparto termale stabiano, che può diventare occasione di sviluppo per l’intera regione. Il piano industriale è stato redatto partendo dalle basi scientifiche della medicina termale e dalle più moderne implementazioni del comparto termale. Le aziende dell’Unione Industriali esamineranno con grande attenzione il bando che sarà emesso, e non mancheranno di proporre il loro contributo”. A giudizio di Massimiliano Barone, presidente Commissione Turismo Odcec Napoli, “il settore termale in Campania potrebbe essere rivitalizzato grazie alla recente norma contenuta nella legge di stabilità 2018, che prescrive la non applicabilità della Bolkestein al settore termale e quindi permetterebbe lo sblocco per il rilascio o il rinnovo regionale delle concessioni per lo sfruttamento delle acque termali. Tale impulso potrebbe essere coadiuvato dalla Agenzia Regionale per la promozione del Turismo”. In conclusione, per Salvatore Esposito De Falco, professore Ordinario di Management presso l’Università degli Studi di Roma Sapienza, “per l’area di Castellammare il bando della gestione delle terme è una grande opportunità per il territorio: si è stimato un flusso potenziale turistico di 1.800.000 visitatori. Occorre cambiare direzione, verso un nuovo sistema”. Sono intervenuti anche Emilio Becheri, fondatore e direttore della rivista “Turistica. Italian Journal of Tourism”; Riccardo Paparella, avvocato partner Pvm Avvocati e Biagio Vanacore, presidente Sint spa.