Turismo, oggi il focus su sviluppo delle aree interne irpine

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Dopo le celebrazioni per i suoi primi 800 anni di storia, ancora una volta la Torre Normanna di Casalbore (Avellino), sede del Museo dei Castelli, sarà al centro della discussione sulle strategie di sviluppo turistico nella regione con un incontro domani sul tema “Le aree rurali in cammino verso lo sviluppo turistico”, organizzato dall’Associazione Slow Tourism Campania, in programma alle 11, nel Comune. Sono previsti, fanno sapere i promotori dell’evento, i saluti di Raffaele Fabiano, sindaco di Casalbore, di Giuseppe Ottaiano, fondatore del Progetto Turistico Terre di Campania, Carlo Scatozza, di Slow Tourism Campania, di Eugenio Gervasio, direttore Sviluppo Campania, di Pierpaolo Capozzi, presidente Italia Accessibile, di Rosanna Romano, direttore generale Turismo e Beni Culturali, di Giovanni Maria Chieffo, presidente di Gal Irpinia. Le conclusioni sono affidate a Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura Regione Campania. Modera Simone Ottaiano, presidente Associazione Culturale Terre di Campania. Sono stati invitati ad intervenire, infine, i sindaci dei comuni collocati lungo il sentiero della Via Francigena del Sud. L’incontro, si rileva, ”avrà lo scopo di individuare nuove strategie di sviluppo per le aree interne nell’ottica del turismo rurale, soprattutto lungo il percorso dei grandi cammini di fede che interessano la provincia di Avellino e in particolare il territorio del Comune di Casalbore e dei Comuni vicini”. L’area della valle del Miscano e del Cervaro, dove insistono questi comuni, è appunto solcato da antiche vie, quali: la via Traiana, importante arteria del mondo romano, la via Francigena, percorsa dai pellegrini diretti vero la Terra Santa, e il Regio Tratturo, antica strada della transumanza”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’attività territoriale svolta da Slow Tourism Campania che, in accordo con la politica dell’associazione nazionale, mira a promuovere il turismo dell’accoglienza in Italia e all’estero.