“U-Screen”, ecco il lettore ottico avanzato che analizza la qualità dei nano-farmaci in real time

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in foto Francesco Cardarelli

Si chiama U-Screen il progetto della Scuola Normale Superiore di Pisa vincitore di un bando del Fondo Italiano per le Scienze Applicate 2024 del Mur. Come un lettore ottico avanzato è capace di decifrare la “firma luminosa” dei farmaci del futuro. Guidato dal biofisico Francesco Cardarelli, il progetto riceverà un finanziamento di 4,6 milioni di euro per sviluppare una tecnologia ottica innovativa in grado di analizzare in modo rapido e non invasivo la qualità dei nano-farmaci, le terapie di nuova generazione basate su acidi nucleici come Rna e Dna. Queste molecole vengono oggi veicolate nel corpo attraverso nanoparticelle lipidiche, minuscole “valigie” che proteggono e trasportano il principio attivo. Tuttavia, verificarne l’integrità e la corretta composizione è una sfida ancora aperta. Il team di Cardarelli, presso il Laboratorio Nest della Normale, ha sviluppato una speciale tecnica ottica basata sulla fluorescenza naturale delle molecole, perfezionata e brevettata negli scorsi anni. Grazie a questa tecnica, con U-Screen, il farmaco ”si illuminerà da solo”, rivelando la propria impronta e fornendo informazioni sulla propria struttura e stabilità, senza bisogno di marcatori o trattamenti invasivi. L’obiettivo è realizzare un vero e proprio ”lettore di firme molecolari” da laboratorio: un dispositivo da banco (bench-top) che combina un microscopio/lettore ad alta sensibilità con un software di analisi automatica. Inserendo un campione, sarà possibile verificare in pochi secondi la qualità e la stabilità delle nanoparticelle che trasportano i farmaci.