Ucraina, 12 punti per la pace: le proposte della Cina. Pechino diffonde il suo “position paper”

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in foto Wang Yi, ministro degli Esteri cinese

Come preannunciato da giorni, la Cina ha diffuso oggi un suo “position paper” sulla guerra in Ucraina, documento nel quale chiede l’attivazione di un percorso di dialogo per pervenire alla pace. Si tratta di un documento in 12 punti che, diversamente da quanto ipotizzato da diversi media occidentali, non è stato lanciato in un discorso del presidente Xi Jinping, ma dal ministero degli Esteri. Ecco per punti quanto enunciato nel documento cinese:
1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi. La legge internazionale universalemnte riconosciuta, comprese le enunciazioni e i principi della Carte delle Nazioni unite, deve essere strettamente osservata. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i paesi deve essere effettivamente mantenuta. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono ugualmente membri della comunità internazionale. Tutti i Paesi devono congiuntamente rispettare le norme basi che governano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. Deve essere promossa un’applicazione equa e uniforme della legge internazinale, debbono essere rigettati i doppi standard.
2. Abbandonare la mentalità da Guerra fredda. La sicurezza di un paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non deve essere ottenuta rafforzando o espandendo blocchi militari. I legittimi interessi di sicurezza e le preoccupazioni di tutti i Paesi devono essere presi seriamente e gestiti appropriatamente. Non c’è una semplice soluzione e una questione complessa. Tutte le parti, seguendo una visione di sicurezza comune, complessiva, cooperativa e sostenibile, e tenendo a mente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, aiutino a forgiare una bilanciata, efficace e sostenibile architettura di sicurezza europea. Tutte le parti devono opporsi al perseguire una sicurezza unilaterale a costo della sicurezza altrui, prevenire uno scontro tra blocchi e lavorare assieme per la pace e la stabilità del continente euroasiatico.
3. Cessare le ostilità. Il conflitto e la guerra non sono di beneficio a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali e contenersi evitando di alimentare gli incendi, aggravare le tensioni e devono prevenire che le crisi si deteriorino ulteriormente o finiscano fuori controllo. Tutte le parti devono incoraggiare Russia e Ucraina a lavorare nella stessa direzione per riprendere il dialogo diretto al più presto possibile, oltre a effettuare una graduale de-escalation della situazione e alla fine raggiungere un complessivo cessate-il-fuoco.
4. Riprendere i colloqui di pace Il dialogo e il negoziato sono l’unica possibile soluzione della crisi ucraina. Tutti gli sforzi che conducano a un aggiustamento pacifico della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La Comunità internazionale deve essere impegnata a un corretto approccio verso la promozione di colloqui di pace, ad aiutare le parti in conflitto ad aprile la porta a una soluzione pacifica il prima possibile, a creare le condizioni e le piattaforme per la ripresa del negoziato. La Cina continuerà ad avere un ruolo costruttivo a questo riguardo.
5. Risolvere la crisi umanitaria Tutte le misure che portano ad alleggerire la crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie dovrebbero seguire i principi di neutralità e imparzialità, e le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate. La salvezza dei civili deve essere effettivamente perseguita e corridoi umanitari devono essere messi in campo per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Sono necessari sforzi per accrescere l’assistenza umanitaria nelle aree coinvolte, migliare le condizioni umanitarie e fornire accesso umanitario rapido, sicuro e senza impedimenti, con una visione diretta a prevenire una crisi umanitaria su più larga scala. L’Onu deve essere sostenuto nello svolgere un ruolo di coordinamento nella canalizzazione degli aiuti umanitari nelle aree di conflitto.
6. Proteggere i civili e prigionieri di guerra (POW). Le parti in conflitto devono strettamente attenersi alla legge umanitaria internazionale, evitando di attaccare i civili o le strutture civili, proteggendo le donne, i bambini e le altre vittime del conflitto e rispettando i diritti di base dei POW. La Cina è a favore degli scambi di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e chiede a tutte le parti di creare condizioni più favorevoli a questo scopo.
7. Tenere al sicuro gli impianti nucleari. La Cina è contraria agli attacchi armati contro centrali nucleari o altre strutture nucleari pacifiche e chiede a tutte le parti di attenersi alla legge internazionale, a partire dalla Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS) e (chiede) risolutamente di evitare incidenti nucleari prodotti dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia internaizonale per l’energia atomica (Aiea) nel suo ruolo costruttivo per promuovere la sicurezza delle strutture nucleari pacifiche.
8. Ridurre i rischi strategici. Le armi nucleari non devono essere usate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari devono essere contrastati. La proliferazione nucleare deve essere impedita e una crisi nucleare evitata. La Cina è contraria alla riceerca, sviluppo e uso di armi chimiche e biologiche da parte di ogni paese in ogni circostanza.
9. Facilitare le esportazioni di grano. Tutte le parti devono implementare l’Iniziativa per il grano del Mar Nero firmato da Russia, Turchia, Ucraine a Onu pienamente e concreamente in una maniera bilanciato, e devono esostenere l’Onu nello svolgere un ruolo importante a questo riguardo. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione percorribile per la crisi alimentare globale.
10. Fermare le sanzioni unilaterali. Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere la questione, ma creano soltanto nuovi problemi. La Cina si oppone a sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. I Paesi convolti dovrebbero astenersi dall’abuso di sanzioni unilaterali e da “giurisdizioni a distanza” contro altri Paesi, in modo da fare la loro parte nella de-escalation della crisi ucraina e per creare le condizioni nelle quali Paesi in via di sviluppo possano far crescere le loro economie e gestire meglio le vite dei loro popoli.
11. Mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento. Tutte le parti devono mantenerre con forza il sistema economico esistenente nel mondo e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sforzi congiunti sono necessari per mitigare lo spillover della crisi e per impedire che interrompa la cooperaizone internazionale nell’energia, nella finanza, nel commercio del cibo e nel trasporto, minanco la ripresa economica globale.
12. Promuovere la ricostruzione post-conflitto. La Comunità internaizonale deve assumere misure per sostenere la ricostruzione postbellica nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e ad avere un ruolo costruttivo in questo campo.