Ucraina, il capo dell’ufficio presidenziale Yermak: Non parliamo con Mosca finché sta sulla nostra terra

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“Non c’è forza che possa costringere la società ucraina e la leadership al governo a parlare con i russi oggi, finché le truppe russe sono sul nostro territorio”: lo ha scritto su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak.

“L’Ucraina non perdonerà mai i russi per i loro crimini di guerra, li ucciderà e li caccerà dal suolo ucraino finché il nostro intero territorio non sarà liberato dall’occupazione russa” ha scritto sulla sua pagina Facebook Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina.

Danilov ha detto che le Forze di difesa ucraine stanno distruggendo gli invasori russi giorno e notte: “Non vi lasceremo soli neanche per un secondo. Vi troveremo ovunque siate, vi aspetteremo in un’imboscata o attaccheremo le vostre colonne. Vi uccideremo e vi cacceremo dalla nostra terra”, ha dichiarato.

Intanto il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin in un’intervista alla Tass ha dichiarato che è una delle condizioni per il successo del processo di pace è che l’Ucraina rinunci all’adesione alla Nato e all’Ue e torni allo status di Paese neutrale e non allineato.

L’alto diplomatico ha osservato che l’approccio della Russia alla risoluzione del conflitto in Ucraina rimane lo stesso e prevede “la difesa della popolazione del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia provenienti dal suo territorio”.

“Siamo fiduciosi che l’accordo sia possibile solo con la completa cessazione delle azioni militari delle truppe ucraine e delle forniture di armi occidentali. Per raggiungere una pace completa, equa e stabile, l’Ucraina deve tornare al suo status di Paese neutrale e non allineato, sancito dalla dichiarazione di sovranità dello Stato del 1990, e rifiutare di aderire alla Nato e all’Ue”, ha sottolineato Galuzin. E ha aggiunto che la protezione dei diritti dei russofoni e delle minoranze etniche è un elemento essenziale dell’accordo di pace.