“Il dibattito sull’opportunità o meno di istituire un ministero per il Mezzogiorno non va al cuore del problema”, ovvero alle “disuguaglianze che la crisi ha accentuato“. “Il dibattito sull’opportunità o meno di istituire un ministero per il Mezzogiorno non va al cuore del problema”, ovvero alle “disuguaglianze che la crisi ha accentuato“. A dirlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenuta nel corso dell’incontro per il rinnovo delle Rsu “Al lavoro per il bene comune” tenuto stamane presso il Centro congressi della Stazione Marittima di Napoli. Rivolgendosi anche al governo rimarca che “non c’e’ una prospettiva di sviluppo per l’Italia se continua ad aumentare il differenziale” tra le aree del Paese. “Chi si illude che si possa dare un futuro all’Italia agendo solo sul Nord e abbandonando il resto del Paese – argomenta Camusso – racconta un sogno che non c’e’ e presuppone un continuo arretramento“. Ricordando quindi gli ultimi dati sull’acuirsi delle disuguaglianze tra Nord e Sud, il segretario della Cgil spiega che “se il Paese non si orienta sugli investimenti e sulla creazione di posti di lavoro, il divario esistente, unito a processi di deindustrializzazione ulteriore che rischiano di esserci con la concentrazione di attività al Nord, farà arretrare ulteriormente il Paese“.