Un Mondo migliore
Da utopia a realtà

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Sabato mattina con il Rotary Napoli all’Hotel Royal per l’ultimo libro di Sebastiano Maffettone, Un Mondo Migliore. Se non fosse che titolo e data sono stati Sabato mattina con il Rotary Napoli all’Hotel Royal per l’ultimo libro di Sebastiano Maffettone, Un Mondo Migliore. Se non fosse che titolo e data sono stati scelti molto tempo prima che venisse a galla il Mondo di Mezzo che sta rivoltando Roma ci sarebbe da ridere (o da piangere, a seconda dello stato d’animo). Il volume cerca di mettere a fuoco quale principio di giustizia deve permeare una società, ormai globalizzata, che voglia premiare i bravi senza lasciar dietro gli svantaggiati. Senza entrare nello specifico del testo (chi volesse farlo può partecipare al convegno o acquistare una copia dell’opera) si tratta di un tema centrale in ogni comunità che si rispetti. A maggior ragione se ci riferiamo alla scala del grande agglomerato internazionale nel quale viviamo oggi. Il punto centrale è come creare ricchezza, senza togliere mordente agli incentivi che la determinano, e ben distribuirla. Le teorie stratificate nel tempo sono tante e tutte con pro e contro che il filosofo cerca di portare alla comprensione del lettore. Ora, poiché la realtà si è incaricata ancora una volta di superare la fantasia e tutto sembra condizionare le scelte politiche e amministrative tranne che valutazioni e principi di equità, le pagine di Maffettone potrebbero sembrare essere scritte per un Mondo dei Sogni: utopia allo stato puro, roba da intellettuali della Magna Grecia (con rispetto parlando). Invece è proprio da queste considerazioni che bisogna ripartire se si vuole riprendere inmano il bandolo di una matassa così intricata che nessun è in grado di seguirne più il filo. E i troppi nodi che si formano sono grumi di malaffare che interrompono lo svolgimento lineare e pacifico della vita democratica. Insomma, merito e bisogno sono i due cardini sui quali ricostruire l’impalcatura del Paese. Di tempo ce n’è poco perché i nostri giovani, la maggior parte di essi, quasi tutti quelli che possono, hanno smesso d’interrogarsi su come cambiare le cose preferendo piuttosto cambiare nazione o Continente cercando altrove il loro Mondo Migliore. P.s.: I resoconti sullo scandalo capitolino sono pieni di riferimenti alla mafia e alla ’ndrangheta. Ma la camorra non conta più.