Università gratis, in Germania è realtà

188

Roma, 19 gen. (Labitalia) – In Italia fa molto discutere la proposta di Liberi e Uguali di cancellare i costi delle tasse universitarie. Ma in Germania questa proposta è già realtà in 14 land su 16. E nelle due regioni federali tedesche dove i corsi universitari si pagano, ossia la Baviera e la Bassa Sassonia, il costo è molto basso: 500 euro al semestre. Questo è uno dei punti di attrazione del sistema formativo tedesco su cui punta anche il ministero federale dell’Istruzione e della ricerca che attraverso un portale disponibile in più lingue (study.in.de), un blog e una newsletter informa gli studenti europei sulle decine di buoni motivi per decidere di studiare in Germania.

Tra questi ci sono lo studio in un contesto internazionale di qualità: il sistema tedesco, organizzato secondo la formula 3+2, garantisce un’ottima connessione tra il mondo della ricerca e quello dell’insegnamento. Per questo motivo, il sistema universitario tedesco occupa il 4° posto nel Times higher Educational ranking e il 3° posto tra i Paesi che accolgono nelle loro università il maggior numero di studenti stranieri. Inoltre, gli studenti universitari hanno a disposizione moderne biblioteche a consultazione libera (spesso aperte 7 giorni su 7, 24 ore al giorno), possono usufruire di bassi costi di vita (la spesa media per l’alloggio è pari a circa 266 euro al mese, con vantaggiosi abbonamenti semestrali ai mezzi di trasporto), della possibilità di scelta tra oltre 1.000 corsi di studio internazionali. L’offerta è consultabile al link: www.daad.de/idp.

C’è poi la possibilità di intraprendere corsi di studio orientati alla pratica professionale, presso le numerose Università delle scienze applicate (Fachhochschulen). Studiare in un’università tedesca aumenta, inoltre, le possibilità di collocarsi in modo adeguato nel mondo del lavoro (la Germania è il più importante partner commerciale dell’Italia sia nel settore delle importazioni che in quello delle esportazioni e il tedesco è la lingua europea che conta il maggior numero di madrelingua).