Università, Luca Abete incontra gli studenti della Parthenope: Giovani del Sud non smettete mai di sognare, #NonCiFermaNessuno

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La campagna sociale #NonCiFermaNessuno di Luca Abete, arriva a Napoli per la nona delle dieci tappe previste dal tour motivazionale universitario che, quest’anno celebra la settima edizione. Il noto inviato di Striscia la Notizia, dal 2014 incontra gli studenti universitari italiani per parlare di coraggio, paure da affrontare e sconfitte capaci di diventare occasione di crescita personale. Un format collaudato che vanta la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il patrocinio morale della Conferenza dei Rettori Italiani (Crui).

Causa pandemia il format si è trasformato in un piacevole talk show digitale con ospiti, contributi video e la partecipazione di decine di studenti che intervengono in diretta per raccontare la loro condizione attuale.

Luca, domani sarai in streaming con gli studenti dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope (diretta alle 10.30 su http://noncifermanessuno.org/napoli-talk/), qual è il messaggio che rivolgerai agli studenti?

“#NonCiFermaNessuno è un grido di coraggio che nella mia terra, la Campania, acquista un valore ancor più forte. Qui tanti ragazzi pensano che non ci siano prospettive e preferiscono rinunciare. Nel peggiore dei casi rischiano addirittura di affidarsi a percorsi “sbagliati”. Credo sia dovere di ognuno di noi illuminare una alternativa possibile. Io provo a farlo con un linguaggio semplice alla portata di tutti e con esempi concreti che possano essere visti come raggiungibili. A questa tappa hanno aderito anche molti istituti superiori a dimostrazione di quanto possa essere utile un messaggio di resilienza in questo periodo storico così complesso. Agli universitari chiedo di non sprecare il proprio talento, di godersi il gusto della fatica e di guardare lontano con impegno ed originalità. In tanti hanno costruito piccoli miracoli di cui andar fieri, quindi l’unico errore da evitare è smettere di sognare”.

Il significato di #NonCiFermaNessuno, acquista quest’anno un valore in più accostato al claim ‘Contagiamoci di coraggio’

“Credo sia importante parlare ai ragazzi di coraggio, determinazione e di prospettive da percorrere per realizzare i propri sogni. Quando la paura prende il sopravvento si rischia di non vedere più soluzioni. Provare ad accorciare le distanze tra i ragazzi e tra i loro problemi e le possibili soluzioni è un impegno che va preso. Noi lo facciamo da anni e anche quest’anno impegnandoci a contagiare con l’unico virus che non dobbiamo mai smettere di diffondere: il coraggio”.

La campagna sociale si fonda su tre principi fondamentali: solidarietà, ecosostenibilità ed opportunità. Ci spieghi meglio?

“Fin dai primi anni ho pensato di rivisitare il concetto di crescita personale esplorando fattori in grado di ampliare le prospettive di ciascun ragazzo mettendo in campo stimoli adatti su fronti differenti. Ogni individuo non può immaginare di migliorare senza trovare un equilibrio sinergico con il mondo che lo circonda: ecosostenibilità e solidarietà sono, quindi, due traiettorie specifiche impossibili da ignorare. #NonCiFermaNessuno rinnova anche il concetto di donare, stimolando gli studenti in attività su livelli differenti. Essere al fianco delle associazioni che assistono persona affette da malattie rare è una esperienza che accresce il nostro bagaglio. Dal 2016 collaboriamo con il Banco Alimentare fornendo beni utili a sfamare migliaia di famiglia in difficoltà”.

Qual è il significato del Premio #NonCiFermaNessuno?

“Non è vero che tra i ragazzi ci sia solo ed esclusivamente scoramento e poca voglia di lottare per realizzarsi. In tour abbiamo incontrato tanti studenti testimoni di esperienze straordinarie, coraggiose e commoventi. Abbiamo pensato così di valorizzare le storie di resilienza quotidiana che nascono nelle Università italiane e metterle a disposizione della community. Il “contagio di coraggio” auspicato si realizza in maniera efficace facendo parlare al target dai propri coetanei. Il premio è quindi uno strumento per amplificare le storie più significative. Un format nel format, quindi, molto apprezzato dal mondo accademico che ha visto i rettori italiani direttamente impegnati nella ricerca e nella proclamazione”.

Tra le tante forme di comunicazione, da quest’anno c’è la novità dei podcast.

“Il nostro è un laboratorio permanente dei linguaggi della comunicazione. Percorriamo tutte le strade, tradizionali o innovative, capaci di diffondere i valori della campagna sociale. Non potevamo quindi non sperimentare anche il Podcast. Il nostro ha cadenza quotidiana, e raccoglie le voci più belle del talk. Il risultato fin qui raggiunto è strepitoso: ai ragazzi piace riascoltare i passaggi e gli ospiti delle varie tappe. Una grande opportunità in più rispetto agli anni precedenti. Un esperimento che possiamo dire riuscito”.

Torniamo alla tappa di oggi a Napoli. Ospite Maria Falcone, sorella del giudice vittima della strage di Capaci…

“In ogni tappa abbiamo coinvolto personaggi sensibili alla nostra mission. Ho voluto coniugare il concetto di coraggio in più forme possibili. Ogni anno, il 23 maggio, ho preso parte all’evento Palermo Chiama Italia, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci. La partecipazione di Maria Falcone è un modo per ricordare, ulteriormente, il valore dell’eredità che ci ha lasciato suo fratello, il giudice Giovanni. Credo fortemente nei valori dell’antimafia e parlare di coraggio a servizio della legalità ritengo possa essere d’aiuto a tanti ragazzi che stanno scrivendo le pagine più belle della propria crescita”.

Ultima tappa Roma.

“Chiuderemo la nostra avventura martedì 25 maggio con la decima tappa che vedrà protagonisti gli studenti de La Sapienza di Roma. Con lo scultore Jago parleremo di creatività al servizio del coraggio e con Gessica Notaro della forza di una donna che non si è arresa alla violenza subita dal proprio uomo”.

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