Università, tasso occupazione laureati all’87,7%: dall’informatica all’Ict ecco cosa scegliere

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Roma, 20 sett. (Adnkronos) – Se l’Università accresce la conoscenza dei ragazzi, iscriversi ad un corso di laurea e conseguire il titolo accademico continua a rappresentare un ‘lasciapassare’ per il mondo del lavoro. Basti pensare che nel 2020, annus horribilis della pandemia, si é contato un tasso di occupazione – compreso chi svolge una formazione retribuita e a cinque anni dalla laurea – pari all’88,1% tra i laureati di primo livello e all’87,7% tra i laureati di secondo livello. La laurea, inoltre, fa salire anche il livello della busta paga. Stando al Rapporto Almalaurea 2021, nel 2020 la retribuzione mensile netta a un anno dal titolo è, in media, pari a 1.270 euro per i laureati di primo livello e a 1.364 euro per i laureati di secondo livello, a 5 anni dalla laurea la retribuzione mensile netta è pari a 1.469 euro per i laureati di primo livello ed a 1.556 euro per quelli di secondo livello.