Usa, Carlo Abbate tra le 10 menti più brillanti premiate agli “Oskar Fischer Prizes”

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Carlo Abbate, neuropsicologo clinico e ricercatore dell’Irccs Fondazione Don Gnocchi, è “tra le 10 menti più brillanti premiate agli ‘Oskar Fischer Prizes’: il più prestigioso concorso internazionale”, con un budget di 4 milioni di dollari, promosso dal San Antonio College of Sciences dell’università di Texas e aperto appunto alle “menti più brillanti del pianeta, chiamate a una revisione completa della letteratura per sintetizzare in un’unica spiegazione la genesi della malattia che colpisce oggi milioni di persone in tutto il mondo”. Lo annuncia la Fondazione Don Gnocchi, dove Abbate è in forze da una ventina d’anni all’Istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano. Lo scienziato ha ricevuto il riconoscimento nella “categoria ‘Gold Prize’, la più importante, con un premio di 500mila dollari”. “Sono davvero felice e orgoglioso di questo riconoscimento che corona il lavoro di molti anni in Fondazione, accanto alle persone con Alzheimer e alle loro famiglie – dichiara Abbate – Ogni anno somministro circa 400 valutazioni neuropsicologiche complete su pazienti con sospetto di deterioramento cognitivo. Nella pratica clinica, così come nella ricerca, la mia attenzione si è concentrata sulla diagnosi precoce e tempestiva della demenza e sul metodo dei segni e sintomi in neuropsicologia. E’ un premio che spero contribuisca a testimoniare il livello di eccellenza nella ricerca scientifica raggiunto dalla Fondazione Don Gnocchi nel corso di questi ultimi anni”. L’idea di Abbate, “sottoposta a un rigoroso processo di valutazione da parte di un comitato interdisciplinare di scienziati di fama internazionale”, precisano dalla Fondazione Don Gnocchi, è che l’Alzheimer inizi nelle cellule staminali neurali nicchie della neurogenesi negli adulti, il processo attraverso cui si formano nuovi neuroni nel cervello. Insieme allo scienziato italiano si sono aggiudicati il Gold prize Estela Area-Gomez (Spagna), Bess Frost (Stati Uniti) e Ralph Nixon (Stati Uniti). Silver prize (400mila dollari) a Bernd Moosmann (Germania) e Donald Weaver (Canada). Bronze prize (300mila dollari) ad Annelise E. Barron (Inghilterra), Gunnar K. Gouras (Svezia), John Varghese (Stati Uniti) e Russell Swerdlow (Stati Uniti). La premiazione avverrà nel corso di una solenne cerimonia, in programma il 22 giugno all’università del Texas.