Usa, stop agli stimoli

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A cura di Antonio Arricale Tassi fermi e quantitative easing 3 in dirittura di arrivo negli Stati Uniti. Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha deciso di lasciare il costo del denaro A cura di Antonio Arricale Tassi fermi e quantitative easing 3 in dirittura di arrivo negli Stati Uniti. Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha deciso di lasciare il costo del denaro (federal funds rate) tra lo zero e lo 0,25% ritenendo tale livello – si legge nella nota della Federal Reserve – più appropriato per favorire un ritorno alla piena occupazione e al mantenimento della stabilità dei prezzi. Novità, invece, per quanto riguarda il programma di acquisto di asset, o QE3. La Fed ha infatti deciso di terminarlo definitivamente questo mese grazie al netto recupero del mercato del lavoro. Per quanto riguarda l’exit strategy, ossia il primo rialzo dei tassi di interesse, la Banca Centrale statunitense fa sapere che il costo del denaro resterà fermo “per un considerevole periodo dopo la fine dell’acquisto di asset”, soprattutto se i prezzi continueranno a rimanere sotto il target del 2% stabilito dalla Fed. Ovviamente, se le informazioni future dovessero evidenziare il ritorno al top del mercato del lavoro e una risalita dell’inflazione attorno al 2%, il primo rialzo sarà anticipato. Viceversa, sarà posticipato in caso di segnali di peggioramento. Insomma, il FOMC non sembra assolutamente preoccupato per l’indebolimento dell’economia globale, per la bassa inflazione e per eventuali bolle dei mercati finanziari. A giudicare dalla reazione negativa di Wall Street, si direbbe che questo ottimismo tra le righe possa segnalare un atteggiamento meno accomodante da parte della Chairwoman Janet Yellen e dei colleghi. Borse asiatiche Finale positivo per la borsa di Tokyo, che brinda alla fine del quantitative easing 3 deciso ieri dalla Federal Reserve sul miglioramento dell’economia americana. A sostenere il listino asiatico anche il buon andamento dei titoli delle maggiori società esportatrici sulla debolezza dello yen. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,67%, a 15.658,20 punti mentre il più ampio Topix ha guadagnato lo 0,7%, a 1.278,90 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul lima lo 0,11% mentre Taiwan lo 0,18%. Miste le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute con Hong Kong che cede lo 0,61% e Shanghai che avanza dello 0,76%. Stabile Singapore +0,03% mentre Jakarta registra una flessione dello 0,64%, Kuala Lumpur e Bangkok un progresso dello 0,16%. Borsa Usa Wall Street ha chiuso in moderato ribasso nel giorno della Federal Reserve. La banca centrale americana ha annunciato la fine del piano di stimolo, il cosiddetto quantitative easing, e ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0-0,25%, come da attese. A far preoccupare il mercato è stato il tono un po’ più fermo del previsto nel comunicato della Fed. Gli indici statunitensi, che erano partiti misti intorno alla parità, sono scivolati in territorio negativo: il Dow Jones ha ceduto lo 0,18% a 16.974,31 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,14% a 1.982,30 punti e il Nasdaq ha segnato un ribasso dello 0,33% a 4.549,23 punti. Europa Si attende una partenza in lieve rialzo per le Borse europee, in scia ai guadagni dei listini asiatici. La piazza azionaria di Tokyo ha chiuso questa mattina con un +0,67%, sostenuta dalla debolezza dello yen nei confronti del dollaro che è salito in scia alla decisione della Federal Reserve di mettere fine al piano di quantitative easing. Qualche indicazione in più sulle future mosse della banca centrale americana potrebbe arrivare nel corso del discorso che la governatrice della Fed, Janet Yellen, terrà nel pomeriggio. Dal fronte macro oggi si attende la lettura preliminare del Pil e dell’inflazione spagnola. Una prima indicazione sull’inflazione di ottobre arriverà nel pomeriggio anche dalla Germania. Volkswagen: ha intenzione di lanciare sul mercato cinese 20 nuovi modelli di green car entro il 2018, cogliendo l’occasione dei finanziamenti pubblici per le auto a bassa emissione di carbonio. “In un futuro prossimo Volkswagen potrebbe offrire ai cinesi oltre 20 nuovi modelli di auto verdi, tra cui auto di piccola cilindrata e Suv”, ha spiegato Jochem Heizmann, responsabile di Volkswagen Group China. L’ex Celeste Impero ha in programma di avere almeno 5 milioni di green car su strada entro il 2020. Euro Stoxx Banks: Deutsche Bank ha chiuso il terzo trimestre del 2014 con una perdita netta di 92 milioni di euro, dato che si raffronta all’utile di 51 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il dato, secondo quanto precisato dalla società, è condizionato da maggiori imposte contabilizzate nel periodo. Salgono i proventi operativi, da 7,75 miliardi a 7,86 miliardi di euro. I vertici di Deutsche Bank hanno ribadito l’obiettivo di portare il Common Equity Tier 1 oltre quota 10% entro il 2015. Italia L’agenda macro di oggi non prevede indicazioni in arrivo riguardanti l’Italia, ma sul fronte emissioni è in programma l’asta di Btp a 5 e 10 anni. Tra i titoli, da monitorare Stmicroelectronics che ha ricevuto questa mattina la promozione a neutral da parte di Ubs, dopo che ieri è crollata di oltre 10 punti percentuali in scia ai conti trimestrali. Attenzione anche a Eni che ha annunciato una nuova scoperta petrolifera in Congo e ha alzato il velo sui conti. Nel terzo trimestre il gruppo ha riportato un calo degli utili, appesantiti dal crollo dei prezzi del petrolio. Stmicroelectronics: Giornata da dimenticare quella di ieri a Piazza Affari per Stmicroelectronics. La società ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 72 milioni di dollari dalla perdita di 142 milioni di un anno fa. I ricavi netti sono ammontati a 1,886 miliardi, in calo del 6,3% su base annua ma in crescita dell’1,2% rispetto al secondo trimestre. Per il quarto trimestre, Stmicroelectronics si attende una flessione dei ricavi intorno al 3,5% su base sequenziale mentre il margine lordo dovrebbe attestarsi intorno al 33,8%. Fca: Ferrari sarà scorporata da Fca. La separazione verrà attuata attraverso l’offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di Fca in Ferrari agli azionisti di Fca. Il consiglio ha autorizzato il management a intraprendere le azioni necessarie a completare queste operazioni nel 2015. Fca si attende che le azioni di Ferrari siano quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato europeo.


I dati macro attesi oggi Giovedì 30 ottobre 2014 08.00 DEU Occupazione Set 09.00 ESP PIL [QoQ] 3° T. 10.00 DEU Tasso disoccupazione Ott 11.00 EUR Clima affari Ott 11.00 EUR Fiducia economia Ott 11.00 EUR Fiducia consumatori Ott 11.00 EUR Fiducia imprese Ott 11.00 EUR Partite correnti UE (trimestrale) [YoY] 13.30 USA Richieste sussidi disoccupazione [WoW] 13.30 USA PIL 3° T. 14.30 DEU Prezzi consumo [YoY] Ott